Carpi (Modena), 11 ottobre 2016 - Colpo di scena all’indomani della maratona d’Italia. Il vincitore dell’edizione che si è disputata domenica scorsa, il 22enne marocchino Jaouad Zain, è stato squalificato dal Tribunale nazionale anti doping. Il Tribunale ha comunicato il provvedimento disciplinare a carico dell’atleta sul proprio sito internet: «Nel procedimento disciplinare a carico di Jaouad Zain (tesserato FIDAL), visti gli artt. 2.3 e 4.3.1 delle vigenti NSA, ha inflitto all’atleta 4 anni di squalifica, a decorrere dal 10 ottobre 2016 e con scadenza al 9 ottobre 2020 e disposto l’invalidazione dei risultati dallo stesso eventualmente conseguiti dal 29 novembre 2015. L’atleta è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfetariamente in euro 378,00».
Stando a quanto si legge in questo dispositivo, la vittoria di Zain potrebbe essere invalidata.
L’atleta è stato il primo ad arrivare in piazza Martiri a Carpi in 2h 23’ e 57’’, seguito a pochi secondi di distanza da Abderraf Roqti, altro atleta nordafricano. Nel 2015 Zain ha vinto la maratona di Reggio Emilia in 2h 16’ e 56’’.
L’organizzazione della Maratona d ‘Italia - si legge in un comunicato degli organizzatori - condanna il gesto dell’atleta procedendo alla sua esclusione immediata dalla classifica generale come disposto dalle Autorità sopraccitate e insieme ai comuni che hanno patrocinato l’evento, Maranello, Formigine, Modena, Soliera, Carpi e la Regione Emilia Romagna, valuteranno se avviare azioni legali finalizzare a tutelare l’immagine dell’Organizzazione, degli Enti e di tutti gli Sponsor che hanno negli anni contribuito alla crescita della manifestazione.