ALBA PIAZZA
Cronaca

I bambini scrivono a Papa Francesco

Il Pontefice risponde agli alunni del Corso di Correggio

Gli alunni del Corso scrivono la lettera a Papa Francesaco

Gli alunni del Corso scrivono la lettera a Papa Francesaco

Reggio Emilia, 6 giugno 2017 - «MAESTRA, perchè non scriviamo una lettera al Papa e gli raccontiamo il nostro progetto sulle Olimpiadi? E perché non gli inviamo anche la medaglia d’oro che gli abbiamo assegnato per il suo 1º posto per l’Amore verso tutti i fratelli?». Nasce così l’avventura di 15 bimbi della classe Vª della scuola primaria del «Convitto» di Correggio: da settembre portano avanti il progetto interdisciplinare «Olimpiadi» che vuole trasmettere i valori dell’impegno, della solidarietà e del rispetto della diversità, perché tutti possiamo essere dei campioni se facciamo il nostro dovere con impegno, a scuola, a casa, nello sport. Progetto che, dopo aver studiato le origini delle Olimpiadi antiche e moderne e la nascita delle paraolimpiadi, ha toccato tante tematiche rilevanti. Poi si è passati allo studio di persone speciali, campioni nella loro vita perché spesa per un ideale a cui hanno dedicato tutto se stessi. Ed ecco che, con ricerche, ogni bimbo presenta ai compagni un personaggio importante: da Bebe Vio a Alex Zanardi, da Gandhi a Martin Luther King, da San Francesco a Madre Teresa...

Dopo aver studiato la loro vita, si decide di premiarli con una medaglia speciale per il valore che ci hanno trasmesso: 1° posto per coraggio, per la difesa dei diritti umani, per la fratellanza, per la non violenza, per la speranza. E arriva lo studio di Papa Francesco, personaggio amato da tutti i bambini, di tutte le religioni. I bimbi vogliono scrivergli una lettera e fargli arrivare la medaglia olimpica che hanno preparato per lui. Vogliono dirgli tante cose: specialmente in seguito ai vari attentati recenti, vogliono dire al Pontefice che la loro classe è un piccolo mondo, 15 bambini di 7 nazioni diverse, ma c’è pace, armonia e rispetto. Scrivono, si confidano, immaginano il Papa con la loro medaglia al collo che si fa un selfie; poi tutti in posta a spedire la lettera in Vaticano. Dopo un mese circa, entra in classe la bidella con una grossa busta: «C’è posta per voi». I bimbi pensano agli amici americani con cui hanno una corrispondenza in inglese. La busta (nella foto al centro) però è diversa, c’è il timbro «Città del Vaticano». «Oddio, ma forse è il Papa», bisbigliano. Proprio così. Il Papa ha risposto e con tanto affetto augura a tutti loro un futuro felice e pieno di cose belle e importanti. Non poteva concludersi meglio l’anno scolastico per questi ragazzi: un incoraggiamento del Santo Padre a continuare a vivere intensamente ed affrontare la vita con impegno e determinazione. Lo stesso augurio delle maestre Cristina, Antonella e Rosalba: «Ragazzi, sarete sempre nei nostri cuori».