“C’era una volta Giulia, la Vestale”: va in scena in prima assoluta a Maiolati Spontini

Giovedì e venerdì si potrà gustare un nuovissimo formato pocket appositamente concepito per un pubblico di bambini ma adatto ad ogni età

Una scena de La Vestale di Spontini

Una scena de La Vestale di Spontini

Maiolati Spontini (Ancona), 30 aprile 2024 - “La Vestale”, capolavoro di Gaspare Spontini, arriva al Teatro di Maiolati Spontini, nella città natale del grande compositore di cui si celebrano i 250 anni della nascita, in un nuovissimo formato pocket appositamente concepito per un pubblico di bambini e bambine, ma adatto ad ogni altra età e per questo aperto sia alle scuole che a tutti i cittadini. In prima esecuzione assoluta, giovedì (ore 9,30 e ore 11,30) e venerdì (ore 9,30) andrà in scena l’opera in un atto “C’era una volta Giulia, la Vestale”, rielaborazione musicale de “La Vestale” di Spontini composta e diretta da Gianluca Piombo; nuova la drammaturgia, di Lorenzo Giossi, che firma anche regia, scene e costumi.

Nuova la produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con il Comune di Maiolati Spontini, con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Marche, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana e in coproduzione con il Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Nella compagnia di canto sono Sabrina Sanza (Giulia), Davide Zaccherini (Licinio), Alexander Ilvakhin (nel doppio ruolo di Cinna e Sommo Sacerdote).

In scena, come narratore, è anche Lorenzo Giossi, nei panni di un esploratore. Suona dal vivo il Time Machine Ensemble, ensemble di giovani solisti sempre più apprezzato a livello nazionale, nato nel 2019 dalla volontà di Fondazione Pergolesi Spontini, Casa Musicale Sonzogno e Italian Touch con l’obiettivo di realizzare progetti di riscoperta di grandi autori del Novecento o nuovi concept originali di spettacolo dedicati alla musica d’oggi. In “C’era una volta Giulia, la Vestale”, un giovane archeologo trova, durante una campagna di scavo, un prezioso reperto. Un bassorilievo con rappresentato un tempio, una sacerdotessa, un generale romano e un sacro fuoco… Magicamente personaggi e oggetti prendono vita e iniziano a raccontare e a cantare la loro storia: un grande amore impossibile, il sacro fuoco di Vesta che non doveva spegnersi mai, un destino crudele e l’inaspettato finale… Con questo nuovo appuntamento, proseguono le celebrazioni per i 250 anni di Gaspare Spontini, inaugurate lo scorso 16 marzo al Teatro Pergolesi di Jesi e il 17 marzo al Teatro Ventidio Basso dal concerto del M° Riccardo Muti, e che continueranno per tutto il corso dell’anno con numerosi eventi per celebrare il musicista che, partendo dalle Marche, divenne compositore di imperatori e re, a Parigi con Napoleone e a Berlino con Federico Guglielmo III di Prussia.