LORENZO PASTUGLIA
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Cosa Fare

Popsophia 2025 dedicato alla magia: ‘Abracadabra’ in una nuova location. Il programma

Il festival nazionale della filosofia, arte e pop culture si svolgerà al Teatro delle Muse e non più alla Mole come per la prima edizione. L’antica formula magica rilanciata dalla saga dei libri di Harry Potter esplorerà le dimensioni del pensiero magico, con una serie di incontri, laboratori, mostre virtuali

La presentazione della seconda edizione di Popsophia al Teatro delle Muse

La presentazione della seconda edizione di Popsophia al Teatro delle Muse

Ancona, 13 febbraio 2025 — Ad Ancona manca poco per il ritorno di Popsophia, il festival nazionale della filosofia, arte e pop culture. Il programma della seconda edizione, dall’8 all'11 maggio, è stato svelato oggi pomeriggio al Teatro delle Muse, dove si terrà la prossima edizione, non più alla Mole Vanvitelliana come la prima, di scena a marzo scorso. Il tema scelto per il 2025 sarà "Abracadabra", l’antica formula magica rilanciata dalla saga dei libri di Harry Potter che aiuterà a esplorare le dimensioni del pensiero magico, con incontri, laboratori, mostre virtuali e philoshow inediti pensati appositamente per il pubblico dorico.

Curiosità sui dettagli del festival

Il focus, curato dalla direttrice artistica Lucrezia Ercoli, sarà trattato con un consueto approccio multidisciplinare, collegando il passato arcano con il presente tecnologico. Sarà intrigante anche l’iconografia scelta per la grafica del festival: la Mano del Filosofo, un disegno seicentesco di Johannes Isaac Hollandus, che racchiude i simboli dell'Arte Alchemica. “Si tratta di una formula magica antichissima — commenta Ercoli — che ha il potere di far scomparire o apparire qualcosa o qualcuno. Dai manoscritti di un’arcana sapienza alle tradizioni popolari, dall’arte alchemica all’immaginario della cultura pop, il potere delle formule magiche non è svanito. La scienza e la tecnica che dominano il mondo contemporaneo, ormai secolarizzato e disincantato, non si sono liberate del pensiero magico. Negli schermi incantati dei nostri dispositivi elettronici, pieni di sciamani digitali e tecno incantesimi, troviamo l’eco di presenze invisibili che abitano le nostre vite.”

Nuove sedi e programmi innovativi

Dopo la Mole Vanvitelliana e la riapertura al pubblico, la scorsa estate, dell’Anfiteatro Romano con due eventi, con il crescente successo e i soldout delle precedenti edizioni, si è scelto di puntare su una location di maggiore capienza come il Teatro delle Muse. Per quattro giorni, il teatro del capoluogo ospiterà un ricco programma di incontri, laboratori, mostre e philoshow, animando ogni sala dal pomeriggio fino a tarda serata. Una novità è il cambio di data, che vede l’edizione passare da marzo a maggio per attirare un pubblico più ampio.

Per il sindaco Silvetti, Popsophia torna quest'anno “per stimolare riflessioni e contaminazioni, mescolare filosofia e cultura popolare — il suo commento — Un format davvero fortunato, che ha incontrato il favore di un pubblico sempre più ampio dagli interessi più vari, che quest'anno riusciremo a soddisfare ancora meglio nella cornice del Teatro delle Muse. Il tema di questa edizione, d'altra parte, si presta a calamitare curiosità e coinvolgere interessi a largo raggio: sarà indagato il ‘pensiero magico’, il mistero in tutte le declinazioni pop delle arti cinematografiche, televisive, filosofiche. E siamo sicuri che il festival riuscirà ad animare la primavera culturale anconetana, e a essere attrattivo per cittadini e turisti, non a caso è tra le iniziative che abbiamo presentato alla BIT di Milano.”

Coinvolgimento della comunità e universalità del tema

Soddisfatta anche la neo-assessora alla Cultura, Marta Paraventi: “È un tema affascinante quello che inaugura la stagione culturale — spiega — Un tema che abbiamo condiviso non solo perché tutti, a vari livelli, sono attratti irresistibilmente dalle parole magiche e dal mondo del mistero, ma anche perché lo sono a tutte le età: uno degli elementi che più mi ha colpito e convinto di questo festival è proprio l'eterogeneità di pubblico a cui si rivolge. Penso ai bambini, penso agli appassionati di cinema, agli amanti di letteratura e di approfondimento filosofico, penso ai cultori delle tradizioni del passato che di una cultura arcana si nutrivano. Penso infine al contemporaneo così dominato dalla tecnologia: sarà interessante sapere quanto sopravvive oggi questa pulsione al segreto e al pensiero magico. Questo festival è finalizzato a coinvolgere tanti strati della nostra comunità.”