A Prato si gioca la finale d’andata: "Nelle due sfide daremo il massimo"

Il moldavo Sidorenco, punta centrale dei biancoverdi: "Sarà una partita difficile, ma cercheremo di fare bene". La squadra non sarà sola: tifosi in Toscana con auto, pullman e minivan. Tutti a caccia del sogno.

A Prato si gioca la finale d’andata: "Nelle due sfide daremo il massimo"

A Prato si gioca la finale d’andata: "Nelle due sfide daremo il massimo"

Dal Lazio alla Toscana. Nel giro di una settimana. Il Castelfidardo sale ancora e spera di farlo anche nelle prossime due partite, nella finale playoff di Eccellenza per la D. Oggi i biancoverdi iniziano l’atto finale a Prato, contro lo Zenith.

Fischio d’inizio della gara di andata alle ore 16. Si giocherà nello stadio principale della città toscana, il Lungobisenzio. Con un Castelfidardo - partito ieri per la Toscana - che non si presenterà alla finale al completo. Non ci sarà in difesa Rotondo: il centrale è stato squalificato per tre giornate dopo l’espulsione di domenica a Pomezia.

Assente per infortunio anche il giovane attaccante Kurti, mentre sono cinque i giocatori diffidati (Braconi, Fossi, Miotto, Nanapere e Fabbri). Non mancherà però la coppia Nanapere-Sidorenco coloro che domenica, con un gol per tempo, hanno deciso la semifinale playoff di ritorno. Un colpo di testa del primo nella frazione iniziale, un tocco sottomisura del secondo all’ultima curva che ha fatto disperare l’UniPomezia. "Una vittoria importante su un campo difficile. Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo grazie al gruppo visto che tutti ci aiutiamo" le parole del moldavo Sidorenco, punta centrale, classe 1989. Il primo obiettivo centrato è quello della finale.

Adesso i fidardensi puntano alla promozione in D. I ragazzi di mister Marco Giuliodori arrivano all’appuntamento sulle ali dell’entusiasmo. Ci si giocherà di nuovo tutto in due partite, in cui non sarà possibile sbagliare. "Sarà sicuramente una partita difficile, ma cercheremo di fare bene – continua Sidorenco –. Si giocherà su due partite, quindi si può pensare anche alla gara di ritorno se le cose non andassero nel verso giusto dopo la prima, ma sono sicuro che daremo tutti il massimo. Non so se sia meglio giocare prima in trasferta o in casa, ciò che conta è che ci sono da giocare due match, entrambi importanti, in cui dovremo provare a vincere per ottenere il nostro obiettivo". Tanto entusiasmo in squadra, ma soprattutto nella tifoseria anche se mister Marco Giuliodori in settimana l’ha ripetuto. "Ancora non abbiamo fatto niente. Lo Zenith è una buonissima squadra, che gioca un buon calcio, con diversi elementi bravi, una formazione completa, visto che è un mix di giovani e anziani che formano l’ossatura della squadra. Hanno qualità, corsa, organizzazione, un allenatore esperto che ha fatto categorie superiori. Ci aspetta una partita difficile". Ma il Castelfidardo non sarà solo, come del resto a Pomezia, anche se una settimana fa si è giocato a porte chiuse. Stavolta invece porte aperte e tifosi pronti a partire con auto, pullman e minivan. A caccia di un sogno chiamato quarta serie.