ILARIA TRADITI
Cronaca

Affondata la "Desy". La motonave sequestrata va contro una banchina

Infuriato il comandante Perri Cesaretti: "Sono stato il primo a organizzare gite sul Conero, ora rischio una denuncia per inquinamento ambientale".

Desy, la motonave ormeggiata alla banchina numero 1 del porto dorico è affondata per la risacca che l’ha mandata a sbattere senza parabordi

Desy, la motonave ormeggiata alla banchina numero 1 del porto dorico è affondata per la risacca che l’ha mandata a sbattere senza parabordi

E’ affondata ieri mattina all’alba la motonave "Desy" ma è ancora mistero sulle cause. Ormeggiata al Molo 1, l’imbarcazione di legno, un tempo fiore all’occhiello del turismo locale, pare sia stata vittima di una risacca che l’ha fatta schiantare contro la banchina in cemento. Un destino amaro per la "Desy", che era stata sequestrata lo scorso 11 agosto dalla Capitaneria di Porto per alcune irregolarità legate all’ormeggio: era di proprietà del Comandante Perri Cesaretti, figura nota nel panorama turistico anconetano per aver introdotto un nuovo modello di escursioni lungo la costa del Conero già dai primi anni 2000.

Stando alle prime ricostruzioni, l’affondamento sarebbe avvenuto a causa di una violenta risacca che avrebbe sbattuto la motonave contro la banchina di cemento. Un impatto fatale, che ha causato danni ingenti allo scafo, stimabili, secondo lo stesso Cesaretti, in oltre 100mila euro. "Sono molto arrabbiato per questa situazione - ha dichiarato visibilmente scosso - Non posso rilasciare ulteriori dichiarazioni, la vicenda è ora nelle mani del mio legale, lo studio Andreano. Mi sono impegnato per portare ad Ancona un nuovo tipo di turismo, sono stato il primo a farlo e questo è il ringraziamento che ricevo. Ora, oltre al danno, rischio anche la beffa di una denuncia per inquinamento ambientale".

L’assenza di parabordi, che avrebbero potuto attutire l’urto contro la banchina, sembra essere uno degli elementi chiave di questa vicenda. Un dettaglio non trascurabile che solleva interrogativi sulla gestione dell’imbarcazione durante il periodo di sequestro. La Capitaneria di Porto, in un comunicato stampa, ha dichiarato che le cause dell’affondamento sono ancora in fase di accertamento. "Tale sinistro non ha arrecato alcun danno a persone ed alle infrastrutture portuali", si legge nella nota. "L’Autorità Marittima ha diretto le operazioni, avvalendosi anche dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che congiuntamente sono intervenuti per fronteggiare l’evento e per la messa in sicurezza ambientale dello specchio acqueo interessato".

Le operazioni di recupero dell’imbarcazioni sono andate avanti per tutto il giorno. La "Desy", un’imbarcazione da diporto adibita al noleggio, era un tempo il simbolo delle escursioni turistiche lungo la Riviera del Conero. Dotata di dodici posti letto e di ulteriori spazi sul ponte, poteva ospitare fino a 18 passeggeri, offrendo loro un’esperienza indimenticabile per gite tra calette nascoste e panorami mozzafiato, con tanto di pasti serviti a bordo e musica di intrattenimento. Ma non solo: a bordo della Desy si poteva anche praticare pesca sportiva o prenotarla per feste a tema ed eventi personalizzati.