GIUSEPPE POLI
Cronaca

"Al lavoro uniti fino alla salvezza. Ancona, non faremo più errori"

Tony Tiong a 360 gradi, dai perché del suo arrivo ad Ancona e della decisione di investire sulla società del...

"Al lavoro uniti fino alla salvezza. Ancona, non faremo più errori"

"Al lavoro uniti fino alla salvezza. Ancona, non faremo più errori"

Tony Tiong a 360 gradi, dai perché del suo arrivo ad Ancona e della decisione di investire sulla società del capoluogo, al futuro, quello immediato in cui fare quadrato e conquistare la salvezza, ma anche quello a medio e lungo termine, dove trovano posto sogni e ambizioni. Passando, naturalmente, per il centro sportivo. Mister Tiong è arrivato domenica, in tempo per assistere alla partita con il Pineto, per parlare con la squadra e poi vederla trionfare in Abruzzo, per serrare i ranghi in vista della salvezza, per una chiacchierata veloce col sindaco e poi con i giornalisti. E ieri è ripartito. Ma tornerà dopo la metà di febbraio. Presidente Tiong, perché ha cominciato a investire nel calcio partendo dalla serie C e perché dall’Ancona?

"Mi piace molto il calcio italiano, sono cresciuto guardando la serie A, il mio sogno è sempre stato quello di diventare un proprietario di club e la prima scelta è stata quella dell’Italia. Pensavo inizialmente a un club di serie B, ma quelli in vendita avevano problemi finanziari. In serie C, invece, le società sono più pulite ed è più facile risolvere problemi e controllare tutto. Finanziariamente l’Ancona era la società migliore, e poi c’era anche l’aspetto della tifoseria". Quali sono gli obiettivi della sua presidenza?

"Arrivare più in alto possibile. Significa serie B a medio termine, ma siccome sono una persona ambiziosa, il secondo target sarà la serie A. Al di fuori dello sport, voglio divertirmi con l’Ancona, e farlo giorno dopo giorno. E poi il centro sportivo, da realizzare in tre fasi: una prima fase in C, una seconda in B e una terza in serie A, per step. Ho solo 44 anni, in dieci anni voglio raggiungere questi obiettivi". Guardando le squadre prime in classifica, presidente, è chiaro che per puntare alla B serve un budget più alto. Alzerà l’asticella il prossimo anno?

"Lo dobbiamo discutere alla fine della stagione, se guardiamo Mantova e Torres hanno speso meno di noi. Se dicessi che non mi interessa la B per il prossimo anno, direi una bugia. Ma prima c’è da conquistare la salvezza, poi vedremo il prossimo anno". Perché ci sono stati così tanti problemi quest’anno?

"Potrei spiegare per ore – dice Tiong –. I risultati non sono come ci aspettavamo, la responsabilità è di tutto il club, me compreso. Ma ora stiamo lavorando duramente per raggiungere la salvezza, e il prima possibile". Deluso dall’operato dell’area tecnica?

"Certo non sono contento, ma faremo le valutazioni alla fine della stagione. Adesso deve restare tutto tranquillo, dobbiamo essere tutti uniti per cercare di superare il momento difficile. Uno dei motivi principali per cui sono venuto ad Ancona è quello di cercare di riunire tutto il management insieme: l’obiettivo è la salvezza, stiamo lavorando tutti nella stessa direzione".

Ma se l’Ancona dovesse retrocedere lei resterebbe?

"Non andremo in serie D, se andiamo in D io e Canil facciamo una strage… Non succederà".

Nell’immediato, presidente: cosa si aspetta da questi ultimi giorni di calciomercato?

"Abbiamo riportato all’Ancona i giocatori che sono stati chiesti dall’allenatore e a Micciola ho dato mandato di prendere altri due giocatori forti, un attaccante e un centrocampista, ci sta lavorando duramente, stiamo aspettando novità (entro oggi o domani dovrebbe poi arrivare ad Ancona Alex Rolfini, ndr)".

Arriva Rolfini?

"Speriamo".

Cosa può dire di Paolucci e del suo rinnovo?

"Avrebbe dovuto rinnovare insieme a Spagnoli e Perucchini, poi siamo andati alla lunga, ma siamo molto vicini all’accordo". Avete richiamato Colavitto: significa che il suo esonero, ad aprile, è stato un errore?

"È stata una decisione presa da tutto il cda, sono cose che succedono spesso, nel calcio".

Cosa ha provato a Pineto?

"C’era molta tensione prima della partita, ho voluto parlare con la squadra e farlo da solo, per parlare con i giocatori in modo diretto e semplice, e ho detto loro che quella era la partita più importante della loro vita, che dovevano immaginarla come una finale di Coppa, per i tifosi, per la maglia. e per tutti noi. E i ragazzi hanno messo più del cento per cento in campo. Poi gli applausi della tifoseria, è stata una bellissima sensazione". Che ne pensa della tifoseria anconetana e dell’imprenditoria?

"I tifosi li amo sempre di più, giorno dopo giorno. Gli imprenditori questa stagione hanno fatto un buon lavoro, li voglio ringraziare, se vogliamo arrivare a risultati migliori, però, ci aspettiamo più supporto da loro". Qual è il suo attuale rapporto con Mauro Canil? Vi sentite spesso?

"È il mio socio, ci siamo incontrati stamattina (ieri, ndr) per lavorare insieme a questa salvezza. È lui la persona che può risolvere qualsiasi problematica".