SILVIA SANTINI
Cronaca

Cartiere, i sindacati critici con il nuovo Piano

Dopo il summit con l’azienda, restano nel mirino i collocamenti: "Chiediamo il rispetto degli accordi firmati in sede ministeriale"

Un’assemblea dei lavoratori

Un’assemblea dei lavoratori

Sono nove i punti che i sindacati di categoria e la Rus di Fabriano del Gruppo Fedrigoni hanno recapitato all’azienda dopo l’incontro avuto venerdì nella sede cittadina del Gruppo, per un aggiornamento sui ricollocamenti dei dipendenti ex Giano, la società attiva nel ramo della produzione delle carte per ufficio cessata a fine anno.

Dei 173 lavoratori, 76 sono in regime di cassa integrazione, gli altri in due diverse tranche sono stati ricollocati in altri stabilimenti del Gruppo.

"Pur apprezzando gli sforzi dell’azienda per i ricollocamenti, inclusi quelli a titolo provvisorio, ribadiamo la necessità di un piano più strutturato e ambizioso", sostengono le parti sociali. In attesa dell’incontro in Regione in programma martedì mattina in modalità telematica per discutere della formazione dei lavoratori sia quelli ricollocati che in cassa integrazione straordinaria, i sindacati chiedono che l’azienda proceda a integrare gli organici, in particolare a Rocchetta a Fabriano e nel reparto manutenzioni.

"Lì persistono carenze strutturali non compatibili con il nuovo modello operativo – continuano -. Nonostante a fine marzo, con gli ulteriori ricollocamenti, i dipendenti in cassa straordinaria scenderanno a 53 unità, riteniamo necessario un maggiore impegno per garantire una riduzione ancora più significativa. L’azienda ha ribadito che i ricollocamenti saranno definiti sulla base di criteri oggettivi: professionalità tecnica, background e diligenza pregressa. Da parte nostra, continueremo a vigilare affinché tali criteri siano applicati in maniera trasparente e condivisa".

Altri punti critici riguardano la revisione della gestione della reperibilità nel reparto manutenzione e la conferma delle date di ripartenza del business security, incluse le macchine in tondo, che saranno comunicate nei prossimi mesi.

I sindacati sono contrari alla decisione aziendale di chiudere il servizio di portineria a Rocchetta, motivata dal calo delle attività di ingresso e uscita merci e qualsiasi eventuale esternalizzazione di lavoro di competenza ed effettuato dal personale Fedrigoni, a delle società appaltatrici.

Viene richiesto il mantenimento del perimetro occupazionale dei contratti in staff leasing, come da impegni presi presso la sede ministeriale.

"Chiediamo con fermezza – concludono le sigle sindacali – il rispetto degli accordi firmati in sede ministeriale e resteremo vigili e determinati nel tutelare i diritti dei lavoratori. Valuteremo come rispondere all’azienda anche dopo l’incontro di martedì appunto con la Regione".