Costretta a fuggire in una casa rifugio

Una donna di origine slava ha testimoniato in tribunale contro il marito italiano, accusato di maltrattamenti. Picchiata anche durante la gravidanza, ha vissuto anni di violenze fisiche e psicologiche a Senigallia. Prossima udienza il 16 ottobre.

Costretta a fuggire in una casa rifugio

Costretta a fuggire in una casa rifugio

Trascinata per i capelli, minacciata con una forchetta sotto il collo, e sbattuta contro i mobili di casa se tornava a casa senza alcolici da fargli bere. A subire tutto questo è stata una 40enne, di origine slava, sposata con un italiano di 50 anni. Il marito, con cui per un periodo hanno gestito insieme un locale e da cui si è poi separata finendo in una casa rifugio per due anni, le avrebbe fatto vivere quasi dieci anni di calvario, a Senigallia. L’uomo è a processo davanti alla giudice Maria Elena Cola, per maltrattamenti in famiglia.

Ieri, al tribunale di Ancona, è stata sentita la vittima in aula, parte civile con l’avvocato Giuseppe Muzi. A fatica, perché molto provata, la 40enne è riuscita a ricordare eventi ancora dolorosi, patiti sia prima che rimanesse incinta di una bambina che dopo. Il marito l’avrebbe picchiata anche quando era in gravidanza. "Sembrava che io fossi il nemico – ha raccontato la donna – lui beveva e poi mi colpiva. Sotto la pandemia è stato terribile C’erano discussioni a pranzo e a cena". Sotto il Covid l’uomo ha perso il lavoro e si è buttato sull’alcol. Solo la moglie poi sarebbe tornata a lavorare e lui l’avrebbe controllata di continuo, con messaggi per sapere dove fosse e se tardava a rientrare a casa erano botte. "Mi ha augurato di morire di un tumore al cervello – ha riferito la donna alla giudice – un giorno mi ha trascinata per casa per i capelli. La prima aggressione l’ho avuta con un pugno allo stomaco". Era aprile del 2012, finì in pronto soccorso "lui era con me e dissi ai medici che ero caduta con i pattini". Nel 2021 la denuncia: il marito aveva tentato di soffocarla e le aveva sbattuto la testa al muro, con la bambina di 6 anni in casa. Prossima udienza il 16 ottobre.

ma. ver.