
Ma è Napoli o Ancona? Diciamo che chi non conosce nessuna delle due città marinare, guardando il film "Io e...
Ma è Napoli o Ancona? Diciamo che chi non conosce nessuna delle due città marinare, guardando il film "Io e te dobbiamo parlare" potrebbe confondersi visto che molti attori (Siani in primis) parlano con un inconfondibile accento partenopeo e c’è anche una scena girata allo stadio Maradona oltre a riprese del golfo, del porto, del faro, elementi tipici di tutte le città di mare. La dorica nel film non viene mai menzionata esplicitamente ma questo era già previsto perché si tratta di un film nazionale, per un pubblico ampio ed eterogeneo e non certo pensato per i soli marchigiani. Però i tributi alla regione non mancano, dal "cameo" del personaggio di Simone Bargiacchi receptionist dell’hotel Gino davanti alla stazione di Ancona al personaggio del rapinatore interpretato da Giovanni Esposito che pur essendo napoletano doc mostra un inconfondibile accento del sud delle Marche. La Marche Film Commission ha supportato la produzione dal punto di vista logistico, burocratico, per tutti gli aspetti legati ai vari permessi durante le 8 settimane di riprese. E il battage mediatico di questi giorni ha sicuramente dato una grandissima visibilità al capoluogo, soprattutto riguardo i moscioli che hanno conquistato il coprotagonista Leonardo Pieraccioni. Siani e Pieraccioni poi non perdono occasione per citare Ancona e i suoi abitanti durante le numerose ospitate televisive, sottolineando l’accoglienza calorosa e le location suggestive. "Non avremo un effetto Castellabate – spiega Agostini riferendosi alla location del film ’Benvenuti al Sud’ sempre girato da Siani – ma la pellicola servirà comunque a farci conoscere".