REDAZIONE ANCONA

Debutta "Ecletticittà", la nuova stagione del teatro Comunale

La nuova stagione teatrale "Ecletticittà" al Teatro Comunale di Chiaravalle offre spettacoli di grande impatto emotivo e riflessivo, da omaggi a grandi artisti a performance che esplorano le sfumature dell'animo umano.

La nuova stagione teatrale "Ecletticittà" al Teatro Comunale di Chiaravalle offre spettacoli di grande impatto emotivo e riflessivo, da omaggi a grandi artisti a performance che esplorano le sfumature dell'animo umano.

La nuova stagione teatrale "Ecletticittà" al Teatro Comunale di Chiaravalle offre spettacoli di grande impatto emotivo e riflessivo, da omaggi a grandi artisti a performance che esplorano le sfumature dell'animo umano.

Debutta domenica "Ecletticittà", la nuova stagione del Teatro Comunale di Chiaravalle. In scena, alle ore 17, va "Ma io non so morire", in omaggio al poeta e scrittore Massimo Ferretti a 50 anni dalla scomparsa, una lettura scenica degli iscritti al progetto "VocAzioni" diretta da Lucia Ferrati. Venerdì 29 si potrà vedere ‘Fratelli’, ispirato all’omonimo romanzo di Carmelo Samonà, interpretato da Michele Calcari e Paolo Grossi. Uno spettacolo che racconta i sentieri delle relazioni umane. ‘Il tango delle capinere’ di Emma Dante, con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, va in scena l’8 dicembre, un mosaico dei ricordi che rendono sopportabile la solitudine di chi sopravvive all’altro. Natale nel segno del gospel, con il concerto dei Tony Washington Gospel Singers (27 dicembre). Il 7 febbraio Proscenio Teatro presenta ‘Molto rumore per nulla’, in cui la Sicilia ‘pretestuosa’ di Shakespeare diventa un luogo ideale. I sei attori in scena agiscono al ritmo del corteggiamento rituale, di un vaudeville ma con la freschezza della poesia shakespeariana. Molto atteso ‘Secondo lei’ (4 marzo) con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito (nella foto), una storia che invita a riflettere su come la nostra cultura continua a condizionare in modo invalidante le scelte principali della nostra vita e i legami più intimi con l’altro e con noi stessi. A chiudere, il 29 marzo, è Valerio Aprea con ‘Lapocalisse’, su testi di Makkox, un assolo iperbolico sulla nostra resistenza e difficile adattabilità al nuovo, al cambiamento.