Duomo chiuso per pranzo: "Non possiamo farci nulla"

L’assessore Berardinelli conferma i disagi per i vacanzieri sollevati dal Carlino "Vorremmo mettere nostro personale per sopperire a queste difficoltà".

Duomo chiuso per pranzo: "Non possiamo farci nulla"

Duomo chiuso per pranzo: "Non possiamo farci nulla"

Il Duomo chiuso? C’era la pausa pranzo. La risposta sul portone monumentale della cattedrale di san Ciriaco chiuso ha dell’incredibile. L’estate scorsa era successo che il Duomo fosse rimasto off limits per i turisti a causa di un problema personale dell’addetta che si occupa di tenere il sito aperto e fruibile; la cosa poi si è ripetuta qualche tempo fa e lunedì il colpo di grazia sulla scarsa qualità della ricezione turistica del capoluogo. Il Carlino ha documentato come non soltanto il Duomo, ma anche una mezza dozzina di siti culturali non fosse a disposizione delle centinaia di croceristi che lunedì ha trascorso parte della mattinata e del pomeriggio in giro in città, soprattutto in centro storico. Per quanto riguarda gli orari, il Duomo resta aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19 con una pausa pranzo dalle 12 alle 13 (la domenica orario continuato): proprio il momento di massimo afflusso di turisti. La conferma dei disagi arriva dallo stesso assessore al turismo, Daniele Berardinelli: "Purtroppo ogni tanto capitano queste cose _ spiega Berardinelli al Carlino _, ma non possiamo farci nulla. Al nostro arrivo alla guida della città abbiamo alzato l’ammontare della convenzione con la Curia Arcivescovile per tenere aperto il duomo e altro (6mila euro, ndr.). Abbiamo chiesto, inoltre, la possibilità di poter sopperire noi alle necessità di copertura del servizio di apertura e chiusura dei monumenti, ma questa cosa non è possibile. Noi vorremmo mettere a disposizione personale qualificato della nostra struttura proprio quando la Curia ha delle difficoltà. Aspettiamo soltanto che ci diano l’ok e noi colmeremo le lacune. Comunque è incredibile che sia successa una cosa del genere". Evidentemente l’interlocuzione, non soltanto con le autorità religiose, tenuta dall’amministrazione comunale con i vari enti preposti non è soddisfacente. E qui si ritorna a quanto accadeva in passato e alle parole espresse dal sindaco sulla vocazione turistica della città e sul turismo come priorità assoluta del mandato, messa nero su bianco sulle Linee Guida di Mandato. Di fatto la situazione a un anno dall’insediamento non è migliorata, anzi le cose stanno andando peggio. Le risorse messe a disposizione del servizio Turismo, composto da persone competenti e di livello, dal budget al personale, non bastano. Difficile anche il rapporto con la soprintendenza, al netto della disponibilità di concedere l’Anfiteatro romano per la stagione culturale estiva.