
Educhiamo alla legalità. Bullismo e revenge porn: "Dobbiamo fare sistema"
"Lavorare sulle scuole per combattere fenomeni come bullismo, cyberbullismo e revenge porn dove i dati ci dicono essere in aumento. Dall’inizio dell’anno abbiamo incontrato 12mila studenti in tutta la provincia e questi incontri vediamo che sono molto utili".
Il questore di Ancona Cesare Capocasa traccia il bilancio dell’iniziativa "Educhiamo insieme alla legalità", la campagna di prevenzione e sensibilizzazione realizzata dalla questura dorica in collaborazione con l’ufficio scolastico provinciale e rivolta agli studenti degli istituti scolastici di Ancona e della Provincia. Ottanta le scuole interessate per un totale di 750 incontri che hanno coinvolto anche 300 genitori. "L’attività repressiva non riesce ad arginare certi reati - osserva il questore Capocasa - per ottenere un cambiamento culturale bisogna lavorare su fronti diversi e fare sistema tra polizia, scuola, famiglie e mondo dello sport. A scuola sono andati i cinofili, trovando anche droga in due istituti. Che la rete inizia a funzionare lo evidenzia anche la direttrice dell’ufficio scolastico regionale. "La scuola che non fa solo istruzione ma educazione - dice Donatella D’Amico - trasmette valori che sono anche il rispetto delle regole. Fenomeni di devianza sono ancora forti". Il comandante della polizia postale Lorenzo Sabatucci osserva come "le fasce di età per i reati di cyberbullismo e revenge porn sono sempre piu piccole perché hanno tra i 13 e i 19 anni. Il comandante della polizia stradale Antonio Colantuono è stato con il personale nelle scuole per educare gli studenti alla sicurezza della circolazione stradale e alla prevenzione degli incidenti con i progetti Biciscuola e Icaro.
La campagna di educazione ha interessato gli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado e in diverse occasioni, gli incontri sono stati estesi anche ai genitori degli alunni, al fine di illustrare le principali problematiche che agitano il vissuto degli adolescenti. La polizia è stata accanto alle Istituzioni scolastiche per sostenere ed aiutarle nel difficile compito di educare i ragazzi al rispetto delle regole della cittadinanza attiva e digitale. Una particolare attenzione è stata rivolta ai bambini delle classi V delle scuole primarie, che si preparano ad affrontare il passaggio alla scuola media, con incontri specificamente dedicati, volti a favorire il tema dell’inclusione e per avvicinarli alla figura del poliziotto e comprendere come si tratti di amici sempre disponibili per qualsiasi problema o difficoltà.