Ultima giornata per il ‘Festival della Storia’ di Ancona, che da giovedì sta riscuotendo grande interesse e partecipazione di pubblico. Quest’anno sono i tradimenti l’affascinante tema della sesta edizione della rassegna ideata dall’editrice Valentina Conti. Si inizia alle ore 10.30 presso l’Edicola di Piazza Roma con la passeggiata ‘Sulle tracce dei marrani anconetani’, in compagnia dello storico Claudio Bruschi. Nel pomeriggio (ore 17) prenderà il via il programma dell’Auditorium della Mole Vanvitelliana, dove Giovanni Brizzi, professore emerito di Storia romana all’Università di Bologna, e già docente a Sassari, a Udine e alla Sorbona di Parigi, dialogherà con la giornalista Lucilla Niccolini sul tema ‘Bellum..iustum: le regole della guerra’.
A seguire (ore 18) si terrà l’incontro particolarmente atteso con l’editorialista del Corriere della sera, nonché professore emerito all’Università di Bologna, Angelo Panebianco, che con Francesco Maria Tiberi dialogherà sul tema ‘Il tradimento degli intellettuali’, che da custodi dei valori universali dell’umanesimo europeo oggi risultano mosche cocchiere delle ideologie del Novecento.
Chiuderà il carnet degli incontri in Auditorium, alle ore 19, il giurista con la passione della storia, nonché professore ordinario di Diritto canonico ed ecclesiastico all’Università di Bologna, Antonello De Oto, che sul tema ‘L’eguale libertà delle religioni nell’era dei conflitti d’identità’ ne discuterà con Antonio Di Stasi.
Nella Sala Boxe gli incontri inizieranno alle ore 17, quando la scrittrice Manuela Dviri dialogherà con Maria Grazia Camilletti sul tema ‘Vita e lavoro di una donna in tempo di guerra’; a seguire, alle 18, il docente di Storia moderna e Storia del cristianesimo all’Università di Modena e Reggio Emilia, Matteo Al Kalak, dialogherà con Luca Andreoni sul tema ‘Tradire Dio. Cristiani, ebrei, marrani’.
Infine Roberto Mancini, professore di Filosofia teoretica all’Università di Macerata, e Adrian Bravi, scrittore argentino di discendenza italiana, che vive a Recanati e lavora come bibliotecario presso l’Università di Macerata, dialogheranno con Simona Antolini sul tema ‘Vox tradita’, in particolare quella tramandata, la cui espressione intima e originale può essere tradita da diversi fattori che interpellano la nostra coscienza e il nostro agire.