
Il foro d’uscita del bossolo del proiettile esploso dalla pistola d’ordinanza della guardia giurata che l’altra notte si trovava all’interno del gabbiotto del pronto soccorso quando stava mostrando l’arma a un collega. Nel tondo Gozzini
Ancona, 25 settembre 2024 – “Un episodio deplorevole su cui è mia intenzione andare a fondo. Prima vorrei capire bene i dettagli dell’indagine seguita dalla polizia, ma se come sembra la dinamica sarebbe abbastanza chiara, nei confronti della guardia giurata verrà aperto un provvedimento disciplinare con la proceduta di licenziamento. E’ davvero troppo grave”.
Non è andato giù al direttore generale dell’azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Armando Gozzini, l’incredibile episodio andato in scena la notte scorsa all’interno del pronto soccorso dell’ospedale che guida da un anno e mezzo. Lo sparo e il proiettile che si è conficcato su una parete da cui si sono staccate schegge che hanno colpito una donna, per fortuna in maniera non grave: “Le conseguenze mediche per quella persona sono di poco conto, per fortuna, ma la pericolosità del gesto resta così come l’assurdità di quanto accaduto. Se le cose fossero andate come sembrano penso che l’azienda sarà durissima nei confronti di quella guardia giurata - aggiunge il manager di Torrette -. Abbiamo fatto di tutto per aumentare la sicurezza all’interno dei nostri presidi, soprattutto proprio al pronto soccorso, anche alla luce dei fatti che stanno avvenendo in Italia, e una pistola in dotazione a un vigilante si mette a sparare. È davvero inconcepibile, le pistole devo essere scariche e vanno armate solo se necessario e solo a difesa. Al momento resta un episodio isolato legato all’incuria di una persona a cui faranno seguito tutti i passaggi amministrativi del caso, al netto di quanto faranno gli inquirenti”.
A proposito di sicurezza all’interno del reparto guidato dalla dottoressa Susanna Contucci, Armando Gozzini ricorda gli sforzi e gli investimenti fatti negli ultimi tempi: “Quanto accaduto in passato, con gli episodi di intolleranza nei confronti dei nostri operatori ci ha spinto a spendere risorse per rendere il reparto più delicato sicuro, a tutela del personale. A tal proposito abbiamo deciso di assumere personale di vigilanza esterno, quattro unità in servizio costante per il controllo delle aree di sosta e di monitoraggio di quanto accade dentro l’ospedale, oltre alla guardia giurata nel gabbiotto interno al pronto soccorso. In più c’è stata anche l’implementazione di un cospicuo numero di telecamere. Il tutto sullo sfondo del grande lavoro svolto durante le ore diurne dal personale del posto di polizia garantito dalla questura di Ancona, sempre nell’area del ps. È davvero seccante che tutto questo apparato venga messo in discussione da un episodio banale nella sua dinamica assurda che poteva fare danni davvero incredibili. Al netto di quanto accaduto stanotte (ieri notte, ndr.), ribadisco che il pronto soccorso di Torrette è un luogo sicuro”.