MARINA VERDENELLI
Cronaca

"Ha ucciso lui i suoi tre cani". Avvocato finisce sotto processo: "Gli ha dato un veleno per topi"

Svolta nell’inchiesta nata da un post del legale maceratese che nel 2021 denunciò su Facebook l’uccisione dei tre setter irlandesi. La difesa: "Il mio assistito non c’entra, è vittima di qualcuno".

"Ha ucciso lui i suoi tre cani". Avvocato finisce sotto processo: "Gli ha dato un veleno per topi"

"Ha ucciso lui i suoi tre cani". Avvocato finisce sotto processo: "Gli ha dato un veleno per topi"

Si chiamavano Max, Hermes e Diva. Tre cani Setter irlandese, il padre di sei anni e i due figli di due anni. La mattina del 6 febbraio del 2021 il suo proprietario, l’avvocato maceratese Marco Battellini, 64 anni, li aveva trovati morti sul vialetto del suo giardino, nell’abitazione di Sirolo. In un post Facebook si era sfogato pubblicando la foto dei tre animali ormai deceduti, stesi a terra, ipotizzando che era stato qualcuno ad ucciderli. Chiuse le indagini: per la Procura sarebbe proprio Battellini il responsabile di quelle tre morti. Il legale è finito a processo per uccisione di animali ed è accusato di averli avvelenati con un veleno per topi acquistato in una ferramenta di Numana. Accuse che l’imputato respinge fermamente tramite il suo difensore. "Il mio assistito non ha ucciso nessun cane - chiarisce l’avvocato Giovanni Bora - e siamo felici che ora ci sia il vaglio di un terzo giudice per stabilire la verità. Sono cani di un certo valore economico e se voleva sbarazzarsene li avrebbe venduti anche perché c’era stata una donna che gli aveva fatto anche una offerta. Sospettiamo che sia vittima di qualcuno".

Battellini è finito a processo con una citazione diretta a giudizio e ieri mattina si è incardinato il procedimento davanti al giudice Lamberto Giusti. Una prima udienza che è servita a due associazioni animaliste, la Lav e l’Enpa, di costituirsi parte civile e a formalizzare la lista dei testimoni che verranno sentiti a partire dall’udienza che si terrà il prossimo 21 ottobre. Il ritrovamento dei cani morti aveva colpito molto all’epoca. Dopo il loro ritrovamento Battellini aveva pubblicato su Facebook un loro video con i cani ancora in vita che giocavano scrivendo "il cerchio si sta stringendo, hai lasciato delle tracce, mi fai ribrezzo" e mettendo in allerta i possessori di altri animali dicendo "suggerisco massima attenzione". Inizialmente era stato aperto un fascicolo contro ignoti dal pm Daniele Paci, passato poi con il suo trasferimento ad altra sede lavorativa alla pm Valeria Cigliola. Le indagini, condotte dai carabinieri forestali che hanno rintracciato il ferramenta e il prodotto acquistato pochi giorni prima dal 64enne, hanno indirizzato alla responsabilità del proprietario dei cani che avrebbe messo il veleno poco alla volta nel cibo dato loro da mangiare e provocando lenti emorragie. Tracce di topicida erano emerse anche dall’autopsia dei cani. L’Enpa, rappresentata dall’avvocato Claudia Ricci, chiede il riconoscimento della pericolosità sociale dell’accusato. "Fa orrore il quadro che sta emergendo - dice Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa - se sarà colpevole ci aspettiamo pene esemplari". L’avvocato Tommaso Rossi, per la Lav, considera la partecipazione al processo "l’attenzione dell’associazione per fatti gravissimi in danno agli animali".