"Ho visto la morte, ma voglio tornare a Ostra"

Patrizia Signorello di Milano aveva ottenuto la residenza nel paese appena due giorni prima l’alluvione: ora è con la famiglia in Lombardia

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di Silvia Santarelli

"Ho tenuto di morire, ma il mio desiderio è di tornare a vivere a Pianello di Ostra quanto prima". E’ la drammatica storia di Patrizia Signorello che nell’alluvione del 15 settembre ha perso tutto. "Sono andata in pensione e dopo 40 anni vissuti a Milano mi ero trasferita in una casa a Pianello di Ostra, mia figlia mi aveva detto ‘vai, così respiri l’aria buona e sei vicino al mare’ – spiega Patrizia Signorello, 63enne alluvionata – Il 13 settembre ho ottenuto la residenza e quarantotto ore dopo ho perso tutto". Patrizia Signorello era in casa con il cane Mela (17 anni) che ha tenuto in braccio un’ora e mezzo mentre insieme galleggiavano insieme ai mobili della casa: "Mi sono salvata da sola – prosegue – stavo cucinando quando, improvvisamente dopo un grosso boato le finestre si sono spalancate ed è iniziata ad entrare acqua da tutte le parti. Saranno passati sei, sette minuti e la casa si è riempita. Ho tenuto Mela stretta a me fino a quando, un’ora e mezzo dopo sono riuscita a raggiungere le scale che portano al piano superiore che è da ristrutturare". Lì è iniziata la sua odissea, è stata trasferita prima al campo sportivo di Pianello poi in un B&B: "Quando sono arrivati ero sulle scale e mi hanno detto che dovevo lasciare la casa – afferma – ho detto che non sapevo dove andare, che la mia roba, occhiali compresi, era tutta sott’acqua, così mi hanno portato al campo sportivo di Pianello, bagnanta, infangata. Ho perso tutto, in casa non si è salvato nulla e ora mi ritrovo ad abitare con la famiglia di mia figlia in Lombardia. Ma il mio desiderio è di tornare nelle

Marche e se c’è qualcuno che può mettermi a disposizione un’abitazione, a un prezzo di affitto ragionevole, ci torno immediatamente. Ovviamente – sottolinea – il mio obiettivo è tornare nella casetta di Pianello, ma voglio farlo in sicurezza".

Il giorno dopo è partita e la figlia è subito tornata a Pianello per vedere se c’era qualcosa di recuperabile: "Ho avviato una raccolta e sono riuscita a raggiungere la somma di 520 euro, ora posso ricomprarmi gli occhiali. Mia figlia mi sta dando una mano, ma anche lei non può darmi più di tanto. Dovrebbero intervenire le Istituzioni, da due giorni sono riuscita a recuperare anche il mio numero di telefono, ma le foto le ho perse tutte, l’alluvione si porta via tutto, anche i ricordi".