
Il rendering del nuovo palazzo dello sport di Fabriano
"PalaGuerrieri in ristrutturazione, gli slittamenti nei tempi registrati fino ad oggi sono contenuti e la durata complessiva dei lavori, pur avendo subito un prolungamento nella fase di demolizione, rispetta comunque le previsioni aggiornate". Così la giunta guidata da Daniela Ghergo dopo la discussione in aula sul tema, scaturita da un’interrogazione dell’ex sindaco Roberto Sorci. Dunque, precisano, resta valida la data di fine lavori indicata entro la fine dell’inverno.
"Attualmente, il cantiere ha completato il 50% delle demolizioni dei pilastri e dalla prossima settimana partiranno gli scavi per la realizzazione della nuova trave di fondazione. Nonostante alcuni ritardi rispetto alla fase delle demolizioni, il progetto procede senza criticità rilevanti. In cantieri di questa portata, è frequente riscontrare lievi discostamenti rispetto al cronoprogramma originario, soprattutto a causa della complessità degli interventi tecnici. Tuttavia, non ci sono state criticità insormontabili". Una variante è in corso e ma ne sarà necessaria un’altra e resta il modo parquet che, spiegano ora da Palazzo è da rifare integralmente: "Il parquet del palazzetto era già danneggiato prima dell’inizio dei lavori a causa di infiltrazioni d’acqua – spiegano – ma al momento non è previsto un intervento diretto sul parquet. Tuttavia, l’amministrazione ha espresso l’intenzione di intervenire in una fase successiva, una volta conclusi i lavori strutturali, utilizzando risorse proprie o mediante una seconda variante. La decisione di non includere immediatamente l’intervento sul parquet è stata presa per motivi di bilancio, nell’ottica di gestire responsabilmente le risorse disponibili senza gravare ulteriormente sui cittadini". Poi sui costi complessivi Ghergo risponde a Sorci secondo cui sarebbe stato a questo punto più fruttuoso costruire un palazzetto nuovo: "Il progetto di ristrutturazione è stato concepito con attenzione all’equilibrio finanziario. Il Comune ha stanziato 4,3 milioni di euro, una cifra significativa nel contesto di rincari dovuti alla pandemia e alla crisi energetica. La scelta di procedere con la ristrutturazione, piuttosto che costruire un nuovo impianto, che avrebbe comportato costi tra i 10 e i 15 milioni di euro, è stata dettata da una valutazione responsabile, che ha permesso di rispondere alle esigenze della città senza gravare eccessivamente sulle risorse disponibili". "Al termine dei lavori – spiegano ancora dalla giunta - l’edificio sarà adeguato alla classe d’uso 4, la massima classificazione di resistenza sismica riservata a strutture strategiche come ospedali e caserme. Questa scelta consente di garantire il massimo livello di sicurezza e l’efficacia delle operazioni di soccorso e protezione".
Sara Ferreri