
Blitz di protesta al Tribunale di Ancona: attivisti imbrattano la facciata principale con vernice nera. Denunciati per danneggiamento e altri reati, alcuni ricevono Fogli di Via Obbligatori.
Blitz di ´Ultima Generazione´ in corso Mazzini, imbrattata la facciata principale del Tribunale. Attimi concitati, ieri, poco prima delle 11, a Palazzo di Giustizia. Cinque attivisti (due donne e tre uomini), con i volti e le mani sporche di vernice nera, si sono presentati all’ingresso del tribunale dispiegando striscioni di protesta "contro i potenti". Maria Letizia Ruello, del ´Fondo riparazione´, ha protestato così: "La salute è avere rispetto e cura di persone e territorio. E la prima cura viene dal prendersi le responsabilità. Invece, chi ha potere le responsabilità non le assume. Sono solo parole, è ora di passare ai fatti. Care anconetane, svegliatevi – ha poi gridato – Stamira ci ha salvato dall’assedio al Barbarossa. Noi dobbiamo salvarci dall’assedio dei potenti. Noi ci mettiamo la faccia. Sporca ma ce la mettiamo". Hanno parlato del G7 Salute di Ancona, ma anche del "disastro ambientale della raffineria Api. Il pubblico ministero – le parole degli attivisti – chiede l’assoluzione. Tra pochi giorni, lunedì prossimo, a Roma, il questore ha chiesto invece le misure cautelari per Giacomo che voleva chiedere giustizia e richiamare i potenti alle proprie responsabilità".
Sono stati tutti denunciati dalla Digos per i reati di danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e manifestazione non preavvisata. Per un uomo ed una donna sono stati emessi due avvisi orali mentre per gli altri, tutti residenti fuori provincia, sono stati emessi tre Fogli di Via Obbligatori dal comune dorico con obbligo di lasciare immediatamente il territorio e di non farvi rientro fino al 2027
Nicolò Moricci