
Rodolfo Bersaglia
La grande arte nata ad Ancona ‘spiegata’ come fosse un romanzo. Prende il via oggi (ore 17) al Museo Archeologico un interessante ciclo di incontri che avrà come protagonista il professor Rodolfo Bersaglia, non nuovo a iniziative del genere. Si inizia con ‘Olivuccio e i frescanti transitati per Ancona’, e si prosegue il 17 ottobre con ‘Nicola di Maestro Antonio e il rinascimento ad Ancona’, il 30 ottobre con ‘Tiziano, la verità iconologica della Pala Gozzi’ e il 14 novembre con ‘Lorenzo Lotto, da Ancona a Loreto’. Abile divulgatore, Bersaglia sottolinea che "gli incontri avranno un approccio fortemente narrativo, coinvolgente. Lo scopo è fare capire quanto ricca e importante fosse un tempo la città, anche come luogo di ‘attraversamento’ per molti grandi artisti. L’iniziativa è rivolta a tutti, in particolare agli insegnanti, perché c’è il bisogno che gli studenti conoscano meglio la loro città. I ragazzi poi avranno la possibilità di andare a vedere le opere di cui parlo".
Il primo appuntamento, come si diceva, consentirà di conoscere Olivuccio di Ciccarello, "artista vissuto ad Ancona, che qui anima una bottega di pittori dediti all’affresco. Tenterò quindi una ricognizione su questo argomento". Quanto al secondo incontro, Bersaglia spiega che "l’Ancona tra il Quattrocento e il Cinquecento annovera moltissimi umanisti di caratura nazionale, come Ciriaco Pizzecolli. Questi artisti seppero dare il via a una scuola di pensiero e di arte che ebbe tra i suoi massimi esponenti Nicola di Maestro Antonio, figlio di un artista fiorentino trasferitosi ad Ancona. Approfondirò la sua pittura e le sue relazioni con altri artisti contemporanei. Auspico che venga realizzata una mostra sulla Scuola di Ancona, per la quale da tempo ho un progetto. I costi sarebbero ridotti, visto che gran parte delle opere sono in città, e ad Osimo".
Riguardo alla Pala Gozzi, "uno dei massimi capolavori del maestro cadorino Tiziano", il professor Bersaglia ricorda che "in essa è contenuta una rete di relazioni politiche e anche belliche che interessano l’Ordine dei francescani e Venezia stessa. Parlerò dell’opera e dei suoi significati iconologici". La chiusura del ciclo sarà incentrata su Lorenzo Lotto. "L’artista abitò ad Ancona per circa quattro anni. Poi fu costretto a farsi oblato e a divenire monaco presso la Santa Casa di Loreto. In questo incontro osserveremo le opere prodotte nel periodo interessato dal tema".
Raimondo Montesi