La novità della Politecnica. Porti, ecco il corso di laurea

Ha l’obiettivo di formare professionisti nell’ingegneria navale: accesso libero. Il rettore Gregori: "Attenti alle ricadute positive che devono esserci nel territorio". .

La novità della Politecnica. Porti, ecco il corso di laurea

La novità della Politecnica. Porti, ecco il corso di laurea

L’università Politecnica delle Marche presenta un nuovo corso di laurea magistrale e lo fa in collaborazione con l’autorità di sistema portuale del medio Adriatico. E’ un corso in ingegneria delle infrastrutture energetiche e della logistica in ambito portuale. Una novità, tra gli oltre settanta corsi di laurea della Politecnica, che è stata presentata ieri mattina nella sede dell’autorità di sistema portuale, con il magnifico rettore dell’università Politecnica Gian Luca Gregori, il presidente dell’autorità portuale Vincenzo Garofalo, l’assessore comunale all’università Marco Battino e il professore della Politecnica Renato Ricci, colui che si è direttamente occupato di sviluppare il nuovo corso.

Il corso, ad accesso libero, ha l’obiettivo di formare professionisti in grado di ideare, realizzare e gestire autonomamente logistica, impianti e infrastrutture energetiche e tecnologiche nei porti, nonché la formazione che riguarda la progettazione meccanica e, in generale, l’ingegneria in ambito navale. "I porti come tutte le infrastrutture devono essere costantemente aggiornati – ha detto Vincenzo Garofalo – ma senza le risorse umane preparate in tal senso rischiano di essere stabilimenti vuoti. Il tema delle risorse mare è sempre più all’attenzione dello sviluppo, il mondo cammina velocemente, in fatto di aggiornamento tecnologico, di richieste di mercato, e richiede competenze specifiche e adeguate". "E’ un nuovo corso di studi che conferma la nostra propensione a concretizzare innovazione e territorio – ha aggiunto Gian Luca Gregori – Ad oggi abbiamo superato i settanta corsi di laurea caratterizzati da interdisciplinarità e in linea con le esigenze formative e competenze innovative proiettate verso il futuro. Tutto ciò, con un’attenzione particolare alle ricadute positive che devono esserci nel territorio". Un corso orientato al futuro da cui usciranno figure altamente specializzate nelle richieste di tutte le attività che gravitano nel porto. "Sarà un corso con una forte connotazione multidisciplinare – ha spiegato Renato Ricci –. L’introduzione di imbarcazioni a propulsione ibrida o totalmente elettrica, il supporto logistico e tecnico a centrali offshore di produzione di energia da fonte rinnovabile, la fornitura di grandi quantità di energia elettrica dalle banchine di attracco e la gestione di grandi volumi e numeri di merci e passeggeri sono alcune delle problematiche che un porto moderno deve affrontare quotidianamente. Formeremo persone in grado di supportare il settore nautico e portuale a rispondere rapidamente alle attese del mercato".

g.p.