REDAZIONE ANCONA

"La Procura indaga, ma scenda il silenzio"

Il magistrato per i minori Cristina Tedeschini: "La nostra azione sarà assolutamente riservata"

La procuratrice per i minori Cristina Tedeschini interviene sul caso del 15enne Leonardo

La procuratrice per i minori Cristina Tedeschini interviene sul caso del 15enne Leonardo

Sulla morte di Leonardo l’indagine è stata aperta per istigazione al suicidio, contro ignoti, dalla Procura ordinaria, ma come si è avuta contezza che il caso riguarda ragazzini che hanno meno di 18 anni il fascicolo è passato dalla pm Irene Bilotta alla procuratrice dei Minori Cristina Tedeschini che ora chiede un serrato silenzio sulla vicenda per non ledere un mondo che gli uffici che dirige devono proteggere e tutelare. "Confermo l’arrivo del fascicolo trasmesso dalla Procura ordinaria – dice la procuratrice – e da questo momento sulla gestione di questo procedimento deve scendere il silenzio. Un procedimento minorile è un procedimento dove l’obbligo di riservatezza è rafforzato dalla immanente necessità di assicurare la tutela di tutti i soggetti minori che possono essere interessati dall’azione della Procura. Tutti quanti, eventuali testi così come eventuali indagati. Fino a quel momento in cui questo ufficio non dovesse trovarsi a porre in essere atti che richiedano presenza di difensori o atti che devono essere comunicati a difensori l’azione sarà assolutamente riservata e, conseguentemente, non potrà essere rilasciata alcun tipo di informazione".

La Procura minorile ha confermato le perizie già disposte dalla pm Bilotta e i consulenti scelti per l’autopsia (già conclusa martedì della scorsa settimana) e le analisi sul cellulare, il computer portatile del ragazzo e la playstation con cui era solito giocare. C’è attesa per gli esiti, si cercano soprattutto riscontri sul bullismo denunciato dai genitori. Intanto l’incontro tra i familiari di Leonardo con il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara, dopo la richiesta inviata dal loro avvocato Pia Perricci, sembra destinato a slittare alla prossima settimana perché in questa non si incrociano i giorni disponibili per entrambi. Oggi non poteva il ministro, domani c’è la messa per Leo ad una settimana dal funerale e venerdì i familiari hanno convocato una conferenza stampa in Comune, a Senigallia, per le 10.30.

Intanto il loro avvocato sta continuando a raccogliere elementi ritenuti utili alle indagini difensive. "Abbiamo trovato – spiega Perricci – che nel codice disciplinare dell’istituto Panzini il preside ha aggiunto un articolo, lo scorso anno, l’articolo 17, dopo un episodio accaduto a scuola e relativo al furto di vestiti da parte di un alunno. La madre aveva denunciato il fatto. In questo articolo si dice in pratica che i comportamenti degli adulti, quindi i genitori, che ledono all’immagine della scuola ricade in provvedimenti sugli studenti, dall’ammonimento fino all’allontanamento dalla comunità scolastica. Stiamo cercando di capire meglio ma intanto lo riteniamo un articolo grave. Si comprende un ambiente di paura, di non parlare".

ma. ver.