GIUSEPPE POLI
Cronaca

L’imprenditore Stirpe: "Dal dolore al sollievo. Così è nata questa idea"

L’esperienza della sua famiglia lo ha avvicinato a Dello Russo

Maurizio Stirpe, imprenditore, vicepresidente di Confindustria e presidente del Frosinone Calcio, con Gimbo Tamberi

Maurizio Stirpe, imprenditore, vicepresidente di Confindustria e presidente del Frosinone Calcio, con Gimbo Tamberi

Maurizio Stirpe è un nome noto anche ad Ancona. Non solo perché è un imprenditore, vicepresidente di Confindustria e presidente del Frosinone Calcio, ma perché circa un anno fa ha appoggiato esternamente il sindaco Daniele Silvetti nella sua missione di rifondare il calcio anconetano, insieme a Claudio Lotito, presidente della Lazio. Stirpe, Alberto Rossi e la Fondazione Salesi, hanno permesso al centro di terzo livello di medicina dello sport di dotarsi di tutte le attrezzature necessarie per far fronte alle necessità degli sportivi provenienti da ogni parte d’Italia: "C’è un fil rouge che collega tre persone, nella nascita di questo centro – ha raccontato Maurizio Stirpe –, che sono Fulvio Bellocci, Paolo Zeppilli e Antonio Dello Russo. Attraverso di loro la mia famiglia ha potuto condividere un’esperienza di dolore, da un lato, ma anche di sollievo, dato che siamo stati in terapia da loro per tanti anni. Una cosa che mi disse mio padre, qualche tempo prima di morire, fu che se potevo fare qualcosa per queste persone, allora avrei dovuto farlo. Così prima abbiamo dato vita a un centro di medicina dello sport al Policlinico Gemelli di Roma, poi dopo tanti anni ho avuto modo di incontrare di nuovo Dello Russo che voleva realizzare la stessa cosa qui ad Ancona. Dunque è un percorso che parte da molto lontano. Conoscendo il professor Dello Russo da tantissimi anni, da quando lavorava a Roma, e vedendo che aveva in animo di realizzare un’iniziativa di questo genere, analoga a quella del Gemelli, abbiamo parlato e abbiamo trovato la possibilità di dargli un aiuto. Mi è sembrato opportuno mettermi a sua disposizione. Perché tutto nasce dall’amicizia, dal rispetto e dalla vicinanza verso persone che lavorano e sono al servizio della comunità, non sempre sotto la luce dei riflettori".

Una donazione per la realizzazione del centro che potrebbe non essere l’unica, visto che l’obiettivo è quello di farlo crescere ancora. Il centro, infatti, spiega ancora Stirpe, ha la possibilità di essere implementato in modo modulare, "un passo alla volta vedremo di riuscirci". Una struttura che si prepara a essere un punto di riferimento per la regione, ma anche per il resto d’Italia: "Nel centro sud Italia strutture di questo genere sono rare – ha concluso Stirpe –. Questo centro e quello analogo del Gemelli sono due eccellenze, in questa branca della medicina, pronte a servire soprattutto il bacino centrale e meridionale del nostro Paese".

Giuseppe Poli