
L’assessore Ilenia Orologio e uno dei campi alluvionati
"Per questa settimana ci siamo organizzati con le società sportive e, da parte loro, abbiamo trovato una splendida collaborazione. Li ringrazio. Siamo al lavoro per trovare le migliori soluzioni: alcuni impianti necessiteranno di importanti manutenzioni".
È l’assessore allo Sport Ilenia Orologio, impegnata in prima linea con gli uffici, i tecnici e la collega che segue i Lavori pubblici, Valentina Barchiesi, a fare il punto della situazione sulle strutture sportive messe in ginocchio dall’alluvione di giovedì. La ricognizione dei danni è ancora parziale. Ma quelli registrati dagli impianti potrebbero superare il mezzo milione di euro. Un altro problema che si somma a quelli di privati e imprese. Un esempio: nel fine settimana appena trascorso, vista la situazione di stallo per lo stadio Roccheggiani, Falconara si è ritrovata con un solo campo da calcio (pienamente) disponibile: il Neri di via Liguria (Palombina Vecchia). Gli altri, l’Amadio (zona industriale) e il Fioretti (Castelferretti), sono stati flagellati dall’ondata di acqua e fango. "Il campo principale dell’Amadio è pressoché distrutto. Così anche il campo 2 e gli spogliatoi, che hanno subito pesanti danni e dovranno essere ripristinati – spiega Orologio –. Per il campo principale la stima si aggira attorno ai 300mila euro, più altri 150mila circa per i restanti lavori". Che tradotto: potrebbe rimanere interdetto per un lungo periodo. Un guaio per almeno tre società: Castelfrettese, Falconarese e Palombina Vecchia. Apparirebbe meno problematica la situazione del Fioretti: "Resta inagibile perché allagato, ma si sta asciugando. Ci sarà da monitorare la tenuta del manto erboso, mentre sono emerse delle infiltrazioni negli spogliatoi. Un intervento complessivo che dovrebbe aggirarsi attorno ai 50mila euro". E allora come gestire le tre società citate, tutte dotate di un florido vivaio? Il piano A: sfruttare di più il Roccheggiani, gestito dall’Olimpia, anche se domani dovrebbero partire i programmati lavori per la pista di atletica. "La ditta ha chiarito che le operazioni saranno compatibili con gli allenamenti. Dovrà essere interdetto soltanto 10-15 giorni quando si effettueranno interventi più specifici – prosegue Orologio –. Per le partite, invece, siamo in contatto con altre amministrazioni e la Federazione per trasferirle altrove, come Collemarino (Ancona) e Camerata Picena, nella fase emergenziale". Non solo calcio, però. I danni, già accertati, riguardano anche un campo da tennis (circa 40mila euro), le infiltrazioni d’acqua nella sala pesi del PalaBadiali (50mila euro) e al PalaLiuti (da valutare l’impatto economico) e le crepe nel terreno degli Arcieri Il Falco (zona Amadio).
Giacomo Giampieri