GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Marche, al via la missione spaziale. Dall’aeroporto i primi test del Cnr

Ancona: sono stati completati con successo i due voli, uno di venti minuti, l’altro di mezz’ora, in partenza dal Sanzio. Si tratta di una novità assoluta a livello nazionale per esperimenti di questo tipo: ecco gli obiettivi

La concentrazione del pilota del Cnr prima dello storico volo dalle Marche: si tratta della prima missione di questo tipo a livello nazionale

Ecco il caccia L39 utilizzato ieri per i primi due test che permetteranno di accedere allo spazio

Ancona, 6 giugno 2024 – Di fatto, quella di ieri, è stata una giornata storica per l’Ancona International Airport, primo aeroporto in Italia a condurre una serie di voli finalizzati alla valutazione di sistemi innovativi di acquisizione dati, telemetria e trasmissione in tempo reale a terra. In altre parole, test che permetteranno di guardare all’accesso allo spazio. È stato colto il primo frutto dell’accordo quadro con il Centro nazionale delle ricerche (Cnr), sottoscritto il 13 luglio dell’anno scorso assieme alla Regione Marche. Accordo che promuove la collaborazione scientifica e tecnologiche tra le due istituzioni, favorendo lo sviluppo e l’innovazione nel settore aerospaziale.

L’obiettivo finale era già noto: sviluppare lanciatori avioportati (aviolancio) per la messa in orbita di piccoli satelliti. Dunque, quei primi test eseguiti sono fondamentali sia per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni operative di sistemi avioportati, ma anche per lo sviluppo del segmento di terra in fase di realizzazione.

In che modo si è svolta la sperimentazione? È stato creato un ambiente operativo caratterizzato “da profili di volo che replicano le condizioni operative delle missioni di aviolancio, ottenibili esclusivamente tramite velivoli ad alte prestazioni come quello utilizzato, un velivolo a getto capace di raggiungere e mantenere velocità e altitudini elevate, replicando i profili di volo che saranno sperimentati durante le missioni reali”, si è letto nella nota del Crn. Il velivolo era un caccia L39.

Tra i parametri monitorati, l’altitudine, la velocità, l’assetto e lo stress strutturale, con i dati trasmessi attraverso un sistema innovativo che permette di analizzare ed identificare eventuali anomalie durante il volo. Altro elemento cruciale: nelle prime verifiche sono state valutate le fasi di sviluppo di una ground station portatile e versatile che sarà progettata per essere a basso costo e facilmente trasportabile, con la capacità di operare su diverse frequenze per adattarsi ai regolamenti specifici di diverse nazioni ed Enti autorizzativi.

Il sistema include antenne ad alto guadagno e ricevitori multibanda, permettendo una ricezione affidabile dei dati telemetrici anche in condizioni di volo ad alta velocità e altitudine. Questo per cercare di trasmettere dati in modo sempre più efficiente, in vista delle future missioni spaziali.

A condurre i test, un volo di venti minuti e l’altro di mezz’ora, sono stati l’ingegner Lucia Paciucci (Cnr-Istituto sull’inquinamento atmosferico) e il pilota Pantaleone Carlucci (Crn-Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima). Quest’ultimo ha preso parte alla missione Virtute1, primo volo umano suborbitale dell’Aeronautica militare italiana sulla navicella SpaceShip-2 di Virgin Galactic. Si tratta dei due esperti che, il 26 luglio 2023, avevano fatto visita al governatore Francesco Acquaroli.

A bordo del velivolo, ieri, anche il pilota Alessandro Scorrano. Giornalisti e autorità hanno atteso l’inizio delle operazioni nell’hangar dell’aeroporto. Tra gli altri, presenti il membro del Consiglio di amministrazione Giacomo Bugaro e l’amministratore delegato di Aia Alexander D’Orsogna. “Siamo orgogliosi di questa giornata – ha detto l’ad –. Inizia un percorso in cui il Crn, in accordo con la Regione, svilupperà l’infrastruttura aeroportuale per l’attività aerospaziale”. Presto i prossimi passi, che consisteranno nei sistemi di acquisizione e trasmissione dati operativi e telemetria a quelli avionici, di guida, navigazione e controllo, simulando il funzionamento del lanciatore finale e tutte le possibili failure di sistema.