REDAZIONE ANCONA

Nel ristorante si balla. Ma la licenza non c’era

Blitz di polizia e finanza in un locale della Baraccola: non poteva organizzare le cene danzanti. Tutto è nato dalla pubblicità di un evento sabato sera.

Nel ristorante si balla. Ma la licenza non c’era

Un ristorante trasformato in una discoteca per intrattenere i clienti con l’arrivo delle prime serate calde. Polizia e finanzieri sono arrivati al locale, che si trova alla Baraccola, per un controllo e hanno visto che non aveva la licenza di pubblico spettacolo per fare cene danzanti. Il sopralluogo risale a sabato scorso ed è stato fatto dopo numerose segnalazioni arrivate da parte dei cittadini che segnalavano questa tendenza ormai da diverse sere.

L’evento di sabato era stato pubblicizzato anche sulle pagine social del ristorante. Poliziotti e finanzieri hanno fatto l’ispezione quando era ormai terminata la cena. Nell’area esterna, davanti al locale, era stata allestita una serata danzante. Vicino ai tavolini dei clienti infatti, su un’area di circa cinquanta metri quadrati, era stata posizionata la consolle di un deejay e anche alcune lampade con luce colorata e stroboscopica. Passata la mezzanotte era iniziata una serata da discoteca con la presenza già di decine di avventori pronti a divertirsi. Il locale però, stando al controllo, non aveva rispettato le norme di sicurezza imposte dalla normativa di settore, come la presenza di estintori antincendio, percorsi di uscita illuminati e altri accorgimenti tipici di un locale da ballo. Al titolare del ristorante, un 45enne anconetano, è stata contestata una multa per la mancanza della licenza per attività di pubblico spettacolo mai avuta e per aver organizzato serate danzanti attrezzando una discoteca all’aperto. La multa va da 256 a 1.032 euro. La guardia di finanza si è occupata di verificare i contratti del personale trovato a lavorare, undici persone in tutto. Tra questi dipendenti ne hanno trovati due sprovvisti di contratto di lavoro e delle comunicazioni obbligatorie quando si prende a lavorare qualcuno. I militari hanno identificato i lavoratori e trasmesso la segnalazione all’ispettorato del lavoro per la sospensione dell’attività. Un lavoratore è stato trovato a fare il disk jockey dietro alla consolle allestita. E’ al vaglio anche la sua posizione perché non avrebbe avuto la qualifica di dj. Polizia e finanzieri continueranno con i controlli a sorpresa nelle attività pubbliche della città perché il lavoro nero rappresenta una piaga per il sistema economico del paese in quanto sottrae risorse all’erario e mina interessi dei lavoratori spesso sfruttati. Il tutto genera anche una concorrenza sleale nei confronti delle attività che invece sono in regola su tutto, dipendenti e licenze.