
L’ospedale di Senigallia
I genitori di un disabile si rivolgono al Comitato a Difesa dell’Ospedale di Senigallia: "I pannolini dovevano arrivare un mese fa". Un ausilio fondamentale e molto costoso che la famiglia non ha ricevuto nei tempi dovuti. Una via crucis quella che i genitori della ragazza hanno affrontato prima di rivolgersi al Comitato: "L’11 ottobre (la consegna doveva avvenire il 29 settembre) – spiega il genitore - visto il ritardo faccio una pec all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartiini e alla Ars – Settore farmacia- in cui si chiedeva la motivazione di tale ingiustificato rimando". Dopo 14 giorni è arrivata una pec di risposta dall’Ars Marche: "Il ritardo nella consegna è derivato da straordinarie criticità temporanee di approvvigionamento nei canali di acquisto di due dei tre prodotti prescritti all’assistita, ausili non di produzione della ditta stessa per problemi di allergia e quindi non prontamente disponibili nei loro magazzini. La consegna dovrebbe avvenire nei prossimi giorni".
In attesa la famiglia ha continuato a pagare: "Gli ausili sono autorizzati dallo specialista da anni e la criticità di approvvigionamento per averli pur se diversi dalla produzione della ditta fornitrice dovrebbe essere ormai superata – spiega il Comitato - se fossero reperiti in tempo e non in extremis soddisferebbero la famiglia. Informo la Regione, quando puntualizza la ’straordinaria criticità di approvvigionamento’, che gli ausili ’autorizzati dallo specialista’ si trovano presso qualunque farmacia o sanitaria locale e che non occorre nessuna azione straordinaria per il loro acquisto se non quella di soddisfare il benessere del paziente. Disponibilità e solidarietà c’è stata solo da parte dalla ditta fornitrice che per mitigare la difficoltà ha fatto una pre-consegna soddisfacendo in parte il disguido".