
Il nuovo centro islamico di Jesi e, nel riquadro, El Anouar El Miloud
"La comunità musulmana ci vuole così: pronti ad aiutare, accoglienti nei confronti degli altri. E in questi locali le porte saranno aperte a tutti". Parole concilianti utilizzate da El Anouar El Miloudi, presidente del centro islamico Al Huda, nel fare il punto sulla predisposizione della nuova sede in via del Cascamificio, pronta per il prossimo Ramadan.
Nel quartiere generale in fase di allestimento, tre volte più grande del precedente, i lavori hanno subito un’importante accelerata. Sarà un polo ideale per accogliere le preghiere quotidiane, ma anche congruo rispetto agli obiettivi che l’associazione si è data. Tra questi, la promozione di corsi per attività culturali, sociali e didattiche, dal conseguimento della patente fino all’apprendimento delle lingue ("Lezioni di italiano, ma anche lezioni di arabo per gli italiani", chiarisce El Miloudi).
Una strada concreta per l’integrazione, che nel caso di Al Huda assume molteplici traiettorie. Un esempio sono i patti civici di collaborazione, che porta i concittadini musulmani a pulire strade, parchi e aree pubbliche ("Promuoviamo giornate per la raccolta dei rifiuti", dice) o iniziative di alto valore sociale, come l’animazione alla casa di riposo.
Tra le più belle, il presidente del centro islamico ricorda "il dono della gigantografia all’ospedale Carlo Urbani per ringraziare medici e infermieri in prima linea specie durante la pandemia". E le novità potrebbero non essere finite qui, ma bisognerà pazientare almeno fino all’inaugurazione.
"La necessità di locali più grandi ed accoglienti per il centro culturale islamico Al Huda è segno di tutta una comunità cittadina che cresce – spiega il vicesindaco Samuele Animali –. Jesi è uno dei pochi Comuni della Regione con un andamento demografico in crescita da tre anni, segno di una città vivace ed attrattiva, perché oltre all’allungamento della vita media, a bilanciare il calo delle nascite ci sono nuovi residenti che non sono solamente cittadini stranieri".
In una riflessione di carattere generale, per Animali si tratta di "una rigenerazione urbana e sociale per una parte marginale del quartiere che acquisterà una sua centralità grazie agli investimenti privati della comunità islamica ed alle opere pubbliche in cantiere come la realizzazione di 16 appartamenti presso l’ex Cascamificio ed il rinnovo della Casa delle Genti. Anche uno snodo della viabilità sostenibile visto che attraverso via Cascamificio si collegano la ciclabile che attraversa il quartiere San Giuseppe con la Ciclovia dell’Esino che segue il corso del fiume".
Giacomo Giampieri