
Osimo al ballottaggio. Sfida tra Glorio e Pirani. Adesso sarà Antonelli l’ago della bilancia
E’ ballottaggio, ancora una volta, a Osimo. Non poteva essere altrimenti in città che quest’anno ha accolto ben 24 liste per 3 candidati a sindaco. Gli esperti di proiezioni lo pronosticavano già dai primi di maggio, indipendentemente dall’affluenza che è stata del 60,57 per cento (19.425 votanti). Il 23 e 24 giugno si contenderanno la poltrona di sindaco Michela Glorio, candidata del centrosinistra, oggi al primo posto con il 39,83 per cento per 5.701 voti (dato delle 23 con 27 sezioni scrutinate su 33) assieme alle otto liste Ecologia e Futuro, Energia Nuova, Michela Glorio sindaco (la personale della candidata), Movimento 5 Stelle, Osiamo, Partito Democratico (con candidato il sindaco uscente Simone Pugnaloni), Popolari per Osimo, Uniti per Michela Glorio sindaco (Psi).
La Glorio è seguita da Francesco Pirani che ha raggiunto il 34,92 per cento (4.998 voti) con le nove liste a sostegno, Su la testa (una delle Liste civiche storiche con capolista l’ex sindaco Stefano Simoncini), Pirani sindaco (la personale di Pirani), Patto sociale per Osimo, Osimo democratica e solidale, Lista Latini (Udc, con il leader Dino Latini candidato), Civiche Marche, Forza Osimo, Green, Fratelli d’Italia.
Fuori dalla corsa Sandro Antonelli con 3.615 voti (25,25 per cento) e le sue sette liste, Osimo al centro, Rinasci Osimo, Osimo libera (esponenti di Forza Italia e Lega senza simbolo), Progetto Osimo, Osimo futura (le due di Achille Ginnetti, candidato nella prima), Civitas civici – Azione, Tratto Comune.
Nella sala Maggiore del Comune ieri è stato allestito il maxischermo per visionare i risultati in tempo reale. In diversi sono accorsi a sbirciare ma la città di Osimo ha dovuto sopportare un ritardo insolito nei conteggi delle schede elettorali. La città ha chiuso lo scrutinio, lentissimo, dopo ore, proprio come cinque anni fa. 33 seggi e il risultato che ancora a tarda notte non era arrivato. Un motivo generale però c’è e non riguarda certo la lentezza degli scrutatori. Ogni scheda è stata visionata più volte per non incorrere nel problema sopraggiunto nel maggio 2014, in quegli errori di valutazione che avrebbero potuto pregiudicare l’esito delle elezioni. Primo partito cittadino comunque è il Pd (14 per cento, dato non definitivo), poi Fratelli d’Italia (7,6). Al contrario invece, per le Europee gli osimani hanno prediletto FdI (34,69 per cento) e secondo si è posizionato il Partito democratico (24 per cento). Tornando indietro alle elezioni Comunali del 2019, il Pd, in coalizione con il sindaco uscente Simone Pugnaloni oggi a supporto di Glorio, si posizionava al "secondo posto" con un 15,45 per cento dopo l’intera coalizione delle Liste civiche (sei allora) con candidato Dino Latini. Al secondo turno ci fu il ribaltone. Già dalla prima sezione uscita comunque, alle 17, quella di Borgo San Giacomo in centro, Glorio era in vantaggio con il 44,72 per cento, a seguire Pirani 35,83 e Antonelli 19,44. Il distacco aumenta in altre sezioni, come le "Marta Russo", dove Glorio ha preso 222 voti, Pirani 142 ma con Antonelli che, un unicum, lo supera a 145. Nella "sua" Campocavallo poi lo stesso Antonelli ha ottenuto un exploit di voti. Anche in altri seggi i dati non si discostano, solo a San Biagio, ma limitatamente alla sezione riferita alla zona dell’Aspio dove Pirani avrebbe vinto con il 39 per cento.
Il distacco insomma è stato importante, forse più delle aspettative iniziali, soprattutto di Antonelli dagli altri tre. Sarà proprio lui e il suo gruppo a fare da ago della bilancia al ballottaggio, questo è certo. Sicuramente la scissione del centrodestra ha portato a tale risultato: se fosse stato compatto, magari, avrebbe primeggiato, almeno stando a questi numeri.
Da FdI ieri sera hanno detto tramite la portavoce Michela Staffolani: "Ci appelliamo all’unità di intenti". I voti di Ginnetti invece probabilmente sarebbero confluiti in quelli del centrosinistra. Non è dato saperlo con certezza. Se ne riparla al ballottaggio.