REDAZIONE ANCONA

Osimo, il caso biometano: "Andremo fino in fondo, ma la politica resti fuori"

Le preoccupazioni del comitato della zona San Paterniano, Casenuove e Villa "Non vogliamo entrare in sterili polemiche, ma resta chiara la nostra contrarietà".

Nella partecipata riunione del Consiglio di quartiere sono emerse tutte le preoccupazioni, le ansie, la rabbia dei residenti

Nella partecipata riunione del Consiglio di quartiere sono emerse tutte le preoccupazioni, le ansie, la rabbia dei residenti

Il comitato ha detto che andrà fino in fondo, per ogni via possibile. Nella partecipata riunione del Consiglio di quartiere sono emerse tutte le preoccupazioni, le ansie, la rabbia dei residenti della zona San Paterniano, Casenuove e Villa di Osimo per la questione della realizzazione dell’ampliamento dell’impianto per la produzione di biometano in località Coppa. I residenti hanno fortemente lamentato la mancata informazione da parte dell’Amministrazione comunale che da due mesi e mezzo era a conoscenza del progetto. "Lontani dalle posizioni dell’Amministrazione comunale, siamo al contrario fermamente convinti che sia doveroso approfondire la questione e fare tutto ciò che è in nostro potere per tutelare i nostri concittadini, che non lasceremo soli", dicono da Forza Italia. "Il sindaco e gli assessori, solo perché chiamati dai cittadini tramite il Consiglio di quartiere, si sono presentati all’appuntamento del tutto impreparati – dice la capogruppo del Pd Paola Andreoni – dando evidente dimostrazione di non conoscere il progetto di ampliamento, di non conoscere i dati del progetto che vedono triplicare le quantità processate di insilati di cereali, di pollina (lo sterco dei polli) e di liquami di origine animale oggi autorizzate per 17mila tonnellate, ma destinate ad aumentare fino a 52mila tonnellate come da progetto. Non sarà difficile trovare tante analogie tra questa vicenda del maxi impianto di biometano con, ad esempio, la realizzazione del cementificio in via Cola, del maxi canile a Passatempo, del forno crematorio in via San Giovanni, delle invasioni del fotovoltaico sui terreni agricoli, del consumo del territorio a causa di uno sviluppo edilizio esasperato".

Ma dal Comitato arriva una nota che prende le distanze dalla politica: "Si stanno leggendo insinuazioni che vogliono far passare la riunione per una riunione organizzata e manovrata per altri scopi e non per trattare un problema così importante. Insinuare che la riunione sia stata manovrata è offensivo per la dignità dei tantissimi cittadini che vi hanno partecipato. Chi afferma questo forse non ha partecipato all’assemblea oppure non si rende conto di offendere quei tanti cittadini presenti e quelli che hanno sempre lottato da ben 14 anni, senza soluzione di continuità, a difesa di diritti inalienabili. I cittadini non intendono entrare, nella maniera più assoluta, in sterili polemiche e diatribe politiche che tendono a distogliere l’attenzione da quello che è il vero obiettivo: vale a dire che a fronte di progetti così insostenibili socialmente e ambientalmente non può esserci che un parere chiaro e netto di assoluta contrarietà".