SILVIA SANTINI
Cronaca

Osimo, preside insultato su Facebook. "Ora denuncio tutti per diffamazione"

Dopo le accuse di maltrattamenti rivolte a una maestra

Fabio Radicioni nello studio dell’avvocato Antonino Osimani

Osimo, 9 giugno 2018 - «Sono stato dato in pasto agli utenti su Facebook che hanno offeso la mia persona e ciò ha dell’incredibile. La mia testimonianza e quella di tre insegnanti coraggiose hanno fatto emergere la verità: altro che insabbiare, ci abbiamo messo la faccia perché sono convinto che il buon nome di una scuola si difenda con la trasparenza. Oltretutto nemmeno le conosco quelle persone». Il preside dell’istituto comprensivo 'Caio Giulio Cesare' di Osimo, Fabio Radicioni, non ci sta. Ieri nello studio dell’avvocato Antonino Osimani cui si è rivolto dopo un post su Facebook contro di lui e le insegnanti ha raccontato tutto.

NEL 2011 la maestra Lorena Palmieri della scuola d’infanzia Borgo San Giacomo di Osimo era finita nel mirino per maltrattamenti contro due bambini della sua sezione. Una settimana fa la maestra è stata condannata dal giudice Alberto Pallucchini a otto mesi in primo grado per abuso di mezzi di correzione (il reato di maltrattamenti è stato derubricato). Nella stessa giornata la mamma di uno di quei due bambini, che all’epoca dei fatti avevano quattro anni, ha scritto un post liberatorio su Facebook che recita più o meno così: «Condannata a otto mesi ma non farai neanche un giorno. Non importa. Io volevo solo sentire la parola colpevole. Colpevole di aver strattonato, sculacciato, sbattuto la testa sul tavolino, preso la corda intimando di legarli. Di aver chiamato due bambini di quattro anni delinquenti, voi e i vostri genitori che dovrebbero andare in galera. Queste colpe però ce le hanno anche le altre maestre che non mi hanno mai detto niente anche se sapevano tutto e che anzi mi dicevano che ero matta io. E poi ci sei tu, il preside, che per salvaguardare il buon nome della scuola sapeva tutto ma ha fatto in modo di mettere tutto a tacere».

Sotto al post decine di commenti contro il preside e le maestre. Radicioni sta valutando di querelare per diffamazione le persone che hanno commentato e forse, anche se la situazione è più delicata, la mamma. «Esprimersi con simili accenti senza sapere niente sul conto di persone oneste non lo accetto – ha continuato – I genitori dei due bambini non sono mai venuti da me a rappresentare le loro preoccupazioni eppure la mamma di quell’alunno, che poi ha cambiato scuola, nel post sostiene addirittura che io abbia voluto insabbiare tutto per salvaguardare il nome dell’istituto. E’ stata un’altra mamma, esterna ai fatti, ad avvertirmi di quello che succedeva. Era la primavera del 2011. Una volta a colloquio con Palmieri ho notato l’agitazione fortissima, mi diceva che era in difficoltà a gestire due bimbi vivaci fuori dalla norma. Dovevo fare accertamenti: le tre insegnanti hanno testimoniato ma già la mia iniziativa aveva bloccato ogni altra reazione nei confronti dei bambini da parte di Palmieri. Per settembre l’avevo fatta trasferire nel plesso di Campocavallo ma in compresenza. Mi ha fatto causa al tribunale del lavoro e ha perso nel 2012: il suo atto ha provocato la trasmissione degli atti in Procura da parte del giudice e da lì è iniziato tutto».