
Il pozzo delimitato nella parte crollata
A terra giacciono i resti della pietra. Sbriciolata. Venuta giù, in un colpo solo. L’anello che circonda il pozzo presenta un "vuoto" che genera inquietudine, in quello spazio improvvisamente interessato dal danneggiamento.
Attorno all’opera monumentale, invece, si scorgono quattro pali e quel nastro rosso che delimita un’area prontamente interdetta. È la foto che viene restituita dal cuore di Palazzo della Signoria, la corte interna dello storico edificio di Jesi che accoglie la sede della Biblioteca Planettiana.
Il pozzo si presenta malconcio da martedì. E se sta vivendo tale situazione di fragilità, lo si deve a fatti che verosimilmente possono essere collocati tra la serata di lunedì e la mattina del martedì stesso. Ci sono contorni di una vicenda che, tuttavia, restano ancora da chiarire con precisione.
Ci sono però, allo stesso tempo, quelli che sembrerebbero essere dei punti fermi. Apparirebbe infatti remota, assai remota l’ipotesi di un atto vandalico. Altrimenti, vista anche l’alta frequentazione di quegli spazi comuni, luoghi di interscambio e arricchimento culturale tra generazioni, qualcuno si sarebbe senz’altro accorto.
O quanto meno una segnalazione sarebbe stata auspicabile. E allora appare più percorribile, piuttosto, la strada che porta ad un "incidente". Un incidente di percorso. Perché non si esclude, a priori, che qualcuno possa essersi seduto sul bordo del pozzo – già ripristinato in alcune porzioni, segnato da crepe e rattoppi, pertanto non esente dall’inesorabile scorrere del tempo –, che quindi avrebbe ceduto. Generando una significa voragine nel bianco che delimita la struttura in pietra.
Il Comune di Jesi è stato subito informato dal personale di servizio e, da quanto ricostruito dal Carlino, avrebbe già presentato una formale denuncia. Contestualmente la macchina si è attivata per consultare l’assicurazione, ma anche per chiarire dettagliatamente cosa possa essere accaduto.
Non a caso sono in corso sopralluoghi in quanto l’aspetto preminente è quello di restituire alla comunità jesina quel pozzo che fu costruito da Giovanni di Gabriele da Como, in posizione più arretrata rispetto al cortile. Ecco, quindi, la partita di costi e tempi per ridare lustro all’opera: dopo la brutta notizia del deterioramento, tutti confidano in un intervento di risoluzione dei problemi che possa essere sia rapido che economico. E a proposito di problemi, quello di giovedì, è stato più un disagio: come annunciato sui social, infatti, la Biblioteca Planettiana è rimasta senza linea telefonica e Internet, in considerazione di alcuni lavori di adeguamento della rete.