
Nel primo caso via libera a una serie di facilitazioni per l’acquisto degli immobili. Poi è stato sbloccato il Piano di alienazione con più di mille abitazioni in vendita.
Via libera della giunta allo strumento amministrativo che potrebbe sbloccare la vendita e quindi il recupero degli edifici da anni, alcuni da decenni, ridotti in stato di abbandono. Si tratta della rimodulazione del Contributo straordinario di valorizzazione (articolo 29 bis). Con questa adozione i valori saranno molto più compatibili ai prezzi del mercato rispetto a quanto succedeva ai tempi in cui l’andamento del mercato stesso era molto più vantaggioso.
La delibera di giunta, firmata dall’assessore con delega all’urbanistica, Angelo Eliantonio, è subito applicabile visto che non c’è necessità di passare in sede di commissione. In questo modo gli imprenditori che sono interessati ad acquisire immobili abbandonati e soggetti a aste di vendita deserte in serie, potrebbero avere uno strumento in più. Tanto per fare alcuni esempi, edifici ormai noti come ‘Ex’, dal cinema Enel al Lancisi fino a quello più difficile da acquistare, ossia il Fermi nel centro storico.
La nuova norma comunale sarà immediatamente applicabile anche sugli immobili in trattativa visto che nessuno dei contenitori vuoti, compresi quelli poc’anzi menzionati, hanno richiesto per ora il rilascio del permesso a costruire. Tutti saranno trattati allo stesso livello, senza sperequazioni.
Sempre ieri altro provvedimento importante uscito dalla giunta, a firma dell’assessore Stefano Tombolini, ossia le alienazioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune. Un Piano di recupero di risorse basato sulla messa in vendita di circa mille appartamenti gestiti da Erap e il reinvestimento dei proventi per la costruzione di nuovi alloggi, sempre Erap, o l’acquisto di immobili dal libero mercato da destinare al medesimo uso e per interventi di ristrutturazione del patrimonio comunale dismesso: ex istituti scolastici, stabili non più utilizzati per altri fini. Nella prima fase delle alienazioni saranno presi in considerazione esclusivamente i 204 alloggi costruiti dopo il 1954, la cui vendita non è subordinata al procedimento di verifica dell’interesse culturale del bene e ricadenti in edifici di proprietà mista in cui la percentuale di proprietà di appartamenti del Comune è minore del 50 per cento. A seguire le altre sei fasi, fino alla settima, con la vendita di appartamenti che hanno interesse culturale, fatta salva la preventiva richiesta di autorizzazione alla vendita alla competente Soprintendenza.
"Con questa operazione – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini – vogliamo rinnovare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell’ente seguendo concetti di sostenibilità ed efficienza, mettendo al centro l’edilizia agevolata e dando una risposta agli studenti universitari e alle giovani coppie" ha spiegato.