"Sono vivo solo grazie all’intervento di Cheikh"

Raffaele Ioio ha voluto incontrare il 42enne senegalese che è riuscito a estrarlo dal pozzetto di benzina di un distributore dove stava lavorando

"Sono vivo solo grazie all’intervento di Cheikh"

"Sono vivo solo grazie all’intervento di Cheikh"

"Devo la vita Cheikh Fall". È trascorsa una settimana dall’incidente e Raffaele Ioio, 53enne autista di trasporto carburanti è tornato sul luogo dell’incidente che poteva costargli la vita.

È caduto in un pozzetto a testa in giù durante una manovra di scarico e solo la tempestività di Cheikh Fall, 42enne senegalese che, con l’aiuto di un giovane di origine marocchina è riuscito a tirarlo fuori, ha fatto si che l’uomo potesse salvarsi.

L’incidente è avvenuto nel distributore Q8 di via Raffaello Sanzio, la stessa area di servizio dove Cheikh stava prendendo un caffè quando ha sentito gridare aiuto: "Ho ricordi sfumati di quanto accaduto – spiega Ioio – stavo effettuando una manovra quando, facendo un passo indietro, alterato dall’odore ho probabilmente avuto un giramento di testa e, facendo un passo indietro sono finito dentro uno dei due pozzetti che avevo aperto. Ho battuto il collo nella cornice del pozzetto, sono riuscito a fatica a gridare aiuto, sentivo una parte del mio corpo che non si muoveva, era paralizzata".

Dopo averlo estratto, in attesa dell’arrivo dei soccorsi è intervenuta la cuoca dell’area di servizio che ha messo il 53enne in posizione corretta: "Il dolore e lo stordimento era tanto – prosegue – sono stato trasferito in ospedale dove, a seguito di accertamenti sono risultati dei problemi alle funzioni vestibolari. Ho effettuato anche un controllo dall’otorinolaringoiatra perché al momento non ho l’udito e dovrò effettuare ulteriori accertamenti".

Martedì Ioio è tornato nell’area di servizio dove ha incontrato l’uomo che gli ha salvato la vita: lui indossa un collare e la strada che dovrà intraprendere per cercare di tornare alla normalità è ancora lunga.

"Dovrò essere sottoposto ad un’altra tac per vedere se ci sono danni e di quale entità sono – afferma – al momento, nonostante dovrò ancora attendere per capire se ci saranno conseguenze permanenti cerco di stare tranquillo".

L’uomo spera presto di tornare a bordo e di ricominciare la sua vita di sempre, lasciandosi indietro l’incidente: "Vorrei ringraziare anche la cuoca della stazione di servizio che ha prestato assistenza e mi ha messo in posizione corretta in attesa dell’arrivo dei soccorsi – conclude – vorrei ringraziare anche tutti coloro che si sono adoperati per salvarmi la vita, i sanitari che hanno effettuato l’intervento, i medici, tutti".

Silvia Santarelli