
Decisive sono state le indagini della polizia per accertare le responsabilità dell’anziano
Messaggi e telefonate continue alla collaboratrice che lo aiutava nel lavoro e che lo aveva accudito durante una malattia. La condotta persecutoria è stata messa in atto da un 80enne nei confronti di una 30enne. L’anziano aveva conosciuto la giovane sul lavoro e la 30enne lo aveva aiutato quando aveva avuto problemi di salute. Poi il rapporto si era fatto pesante e superava la sfera lavorativa per cui la collaboratrice aveva deciso di interrompere il rapporto professionale allontanandosi dall’80enne. L’anziano ha iniziato a cercarla, quasi ogni giorno, con decine e decine tra chiamate e messaggi di questa portata: "Mi sono innamorato di te, ho perso la testa, vienimi a trovare". E ancora "sono calmo, voglio sentire la tua voce". L’80enne è arrivato al punto di seguire con la propria automobile. Questo ha fatto crescere nella giovane uno stato di ansia persistente. La 30enne si è rivolta alla questura, alla divisione Anticrimine. La polizia l’ha portata ad uscire dalla situazione. Il questore Cesare Capocasa ha emesso un ammonimento per stalking all’anziano. Un avvertimento a cessare le condotte o la situazione per lui si metterà male dal punto di vista penale.