
di Marina Verdenelli
Si ubriaca all’anniversario del suo matrimonio e viene arrestato per aver aggredito un poliziotto. Davvero una brutta serata quella che si è consumata domenica sera, al pub King Edward di piazza del Papa, per un uomo di 30 anni, muratore, di nazionalità ucraina. L’arrestato si trovava con la moglie, la figlioletta e altri parenti, per festeggiare tutti insieme la ricorrenza ma la situazione gli è sfuggita di mano. La coppia era nell’area esterna al locale, seduta ai tavolini, a bere e brindare, quando il 30enne, attorno alle 21, si è alzato per andare in bagno. Raggiungendo l’interno del locale avrebbe iniziato ad infastidire alcuni clienti che si trovavano al bancone. Vista la situazione è intervenuto il titolare del locale che lo ha invitato a smetterla ma è stato aggredito. "Era molto nervoso – racconta Silvio Matenco, proprietario del pub – voleva da bere e se la stava prendendo con i clienti così io ho cercato di accompagnarlo all’uscita ma lui si è girato e mi ha dato uno schiaffo. Ho chiamato la polizia perché lui non si calmava. Nemmeno davanti alla sua famiglia ha tenuto un buon comportamento".
Una pattuglia delle Volanti ha raggiunto la piazza trovando l’ucraino ancora molto agitato. Quando il 30enne ha visto i poliziotti ne ha preso uno per il collo, stringendogli le mani alla gola e urlandogli nella sua lingua e con un tono minaccioso. L’agente è riuscito a liberarsi e a fatica, con l’aiuto di un collega, è riuscito a bloccarlo a terra per renderlo innocuo. L’ucraino però non si è calmato. Ha iniziato a sferrare calci colpendo più volte i poliziotti alle gambe. Gli agenti lo hanno poi caricato a bordo dell’auto di servizio, arrestandolo per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e denunciandolo per oltraggio.
La moglie ha riferito agli agenti che il marito aveva esagerato con il bere e che lei aveva provato a calmarlo ma senza riuscirci. Dentro la vettura delle Volanti il 30enne ha continuato ad opporre resistenza dando spintoni alla carrozzeria e testate contro i finestrini. Arrivato in questura non voleva scendere dall’auto e quando i poliziotti lo hanno trascinato fuori ha continuato a dare calci a raffica, colpendo un altro agente alle caviglie. Il poliziotto ha riportato 5 giorni di prognosi e ha avuto bisogno delle cure dell’ospedale.
Una volta entrato negli uffici di polizia l’ucraino non ne voleva sapere di smettere e anche lì, in stato di forte agitazione, ha proseguito con l’atteggiamento violento cercando di colpire i poliziotti con delle testate, nonostante fosse ancora ammanettato. Formalizzato l’arresto è stato messo ai domiciliari a casa e multato per ubriachezza molesta. Ieri mattina è comparso in tribunale, davanti alla giudice Paola Moscaroli che ha convalidato l’arresto rimettendolo in libertà perché incensurato. In udienza, difeso dall’avvocato Ruggero Fittaioli, ha chiesto scusa per il suo comportamento, dimostrandosi pentito nei confronti dell’agente rimasto ferito. Si è giustificato dicendo che aveva bevuto troppo e non ricordava bene nemmeno quello che aveva fatto. Il suo avvocato ha chiesto i termini a difesa e l’udienza è stata rinviata al 24 novembre. Potrebbe chiedere una messa alla prova o di essere giudicato con un rito alternativo. L’uomo è da cinque anni residente nel capoluogo dorico dove ha un lavoro regolare.