MARINA VERDENELLI
Cronaca

Ucciso con la fiocina a Sirolo: il killer resta in carcere, ok al rimpatrio della salma di Klajdi Bitri

Melloul Fatah, 27 anni, algerino, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Camera ardente all’obitorio di Torrette per la giovane vittima. Giovedì 31 agosto ad Ancona una manifestazione silenziosa organizzata dagli amici

Sirolo (Ancona), 30 agosto 2023 – È arrivato oggi il nulla osta per restituire alla famiglia la salma del 23enne albanese Klajdi Bitri ucciso con una fiocina domenica scorsa, a Sirolo dopo un diverbio stradale.

In mattinata è stata quindi allestita una camera ardente all'obitorio di Torrette dove ci sono già gli amici del 23enne i il fratello, che ha 18 anni. “Rimarremmo qui fino alla partenza del feretro - dice Kledian Kasa, uno degli amici - che sarà probabilmente domani, con la nave in partenza dal porto di Ancona”. Ad accompagnare la salma saranno gli amici stessi del giovane e il fratello. La città natale di Klajdi, Lushnje, ha fatto arrivare un carro funebre con il quale avverrà il trasporto in nave.

Per riportare la salma della giovane vittima in Albania è partita anche una raccolta fondi. E assieme alla fiaccolata sono le iniziative avviate dagli amici e dai colleghi del 23enne ucciso a Sirolo domenica scorsa con un colpo di fiocina.

Omicidio di Sirolo, anonimo paga il funerale

Klajdi Bitri
Klajdi Bitri

Confermato il carcere per il killer 

Fatah Melloul, l'algerino 27enne accusato dell'omicidio volontario di Bitri, deve restare a Montacuto. Il gip di Ancona, Sonia Piermartini, davanti alla quale il giovane è comparso per l'udienza di convalida, ha confermato il fermo e disposto la misura cautelare del carcere

Nell’interrogatorio di garanzia davanti alla gip Sonia Piermartini si era avvalso della facoltà di non rispondere. Ad assisterlo c’era l’avvocato Sabrina Stefanelli dello studio associato Davide Mengarelli. Non ha voluto fornire una sua versione dei fatti accaduti domenica scorsa, in via Cilea, dove dopo un litigio in strada, per questioni di viabilità, ha imbracciato un fucile da sub e colpito con una fiocina il 23enne albanese, Klajdi Bitri, morto poco dopo.

L’algerino era poi andato via in auto con la fidanzata. I carabinieri lo avevano intercettato a Falconara, quattro ore dopo, di ritorno dal mare dove era andato a pesca con la stessa fiocina. 

Un corteo in silenzio per ricordare Bitri

Si svolgerà domani nel tardo pomeriggio ad Ancona una manifestazione per ricordare Bitri. È previsto il raduno dei partecipanti in piazza Cavour con partenza alle 18, a seguire ci sarà un corteo lungo corso Garibaldi fino a piazza della Repubblica e ritorno fino a piazza Roma.

Il percorso verrà svolto in silenzio "senza cartelli o striscioni e senza slogan” sottolineano gli organizzatori, che sono amici della vittima. L'evento “ha la sola finalitá di portare vicinanza alla famiglia del ragazzo. Non saranno consentite proteste, cori e qualsiasi gesto violento verbalmente o fisicamente”.

I promotori hanno chiesto una regolare autorizzazione alla Questura di Ancona "che ha gentilmente concesso e previsto adeguato servizio d'ordine”. Chi vorrà potrà lasciare un’offerta che verrà poi consegnata ai familiari per aiutarli a riportare la salma in Albania.

"Non ci sono collegamenti con associazioni o partiti politici - ribadiscono gli organizzatori - e non c'è appartenenza a nessuna religione”. La cittadinanza “è invitata a partecipare”, ma “si raccomanda il silenzio durante il percorso del corteo”. 

La raccolta fondi, invece, è stata avviata sulla piattaforma Gofundme. "Xhuliano Bitri è il fratello minore di Klajdi - recita l’annuncio -. Due giovani ragazzi, lavoratori, venuti in Italia dall’Albania per un futuro migliore. Klajidi è stato ucciso incivilmente, sotto gli occhi di suo fratello in quella che sarebbe dovuta essere una giornata tranquilla al mare con gli amici più cari. Stiamo facendo una raccolta fondi per aiutare Giulio nelle spese del funerale e del rimpatrio della salma nella sua casa in Lushnje, dove potrà essere commemorato dalla madre, dal padre e dai suoi familiari”.