PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Un accordo bipartisan: "Si può essere antifascista e orgogliosamente di destra"

Le parole del sindaco hanno anticipato il voto all’unanimità della maggioranza a una mozione presentata dal centrosinistra sulla storia nera del Novecento.

Il primo sindaco di centrodestra nella storia di Ancona, Daniele Silvetti, intervenuto ieri in consiglio comunale

Il primo sindaco di centrodestra nella storia di Ancona, Daniele Silvetti, intervenuto ieri in consiglio comunale

La storia, nera, della prima metà del ‘900 finisce nel dibattito del consiglio comunale e trova un accordo bipartisan. Due le mozioni presentate dalle opposizioni di centrosinistra, una sugli anconetani e sui marchigiani morti durante la Guerra civile in Spagna (rinviata in Commissione), l’altra sul rischio delle derive antidemocratiche ed evocative del periodo fascista. Questa, in particolare, presentata da Mirella Giangiacomi (Partito Democratico) è stata votata anche dalla maggioranza di centrodestra, addirittura all’unanimità, sebbene partendo da posizioni diverse: "Questa mozione si deve votare convintamente – ha detto il sindaco, Daniele Silvetti – sebbene si poteva equilibrare gli argomenti spendendo qualche parola anche per la Shoah. Non ho alcuna esitazione nel dire che si può essere orgogliosamente di destra ed essere antifascista. I miei rapporti, ottimi, con l’Anpi e l’Istituto Gramsci lo confermano, quando possibile ho dato il contributo, ma sui post penso di essere libero di scegliere cosa dire e pubblicare". Silvetti fa riferimento alla critica fatta da Giacomo Petrelli (Pd) che aveva invitato il sindaco ad aggiungere alcune parole al suo post, tra cui antifascismo: "Io non temo il ritorno del fascismo, del ventennio e della Marcia su Roma, ma una deriva dei diritti a livello globale" ha detto Petrelli.

Se il sindaco ha chiarito la sua posizione sul tema, alcune perplessità sono state fatte da alcuni consiglieri di Fratelli d’Italia: "Basta partigianeria. Si finisce sempre per parlare delle stesse cose, invece ci dimentichiamo dei 20 milioni di morti nei gulag sovietici. La vostra è una mozione di parte" è stato l’attacco di Maria Grazia De Angelis con le reazioni della minoranza: "Alla consigliera De Angelis consiglio di ascoltare le parole dello storico Alessandro Barbero che bene ha spiegato la differenza tra fascismo e comunismo alla nascita e alle radici" ha detto Francesco Rubini (Altra Idea di Città). Visioni diverse a destra: "Le vittime non hanno colore. Chi parla di fascismo oggi è fuori luogo – ha detto Jacopo Toccaceli, capogruppo FdI – e chi fa svastiche è malato. Io sono sovranista, ma la Costituzione italiana è bellissima. Le parole della premier Meloni dell’altro giorno non le condivido tutte, ma le accetto. Se pensavate di metterci in difficoltà con questa mozione, colleghi di sinistra, vi siete sbagliati".

Infine Arnaldo Ippoliti (Ancona Protagonista, centrodestra): "Non ci vergogniamo di dire che siamo antifascisti, gli idioti e i violenti vanno perseguiti. La Costituzione è stata antifascista per scelta politica, ma oggi la democrazia è matura e non esiste un pericolo fascista".

Pierfrancesco Curzi