GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Un taglio col passato. Sorpresa, una copertura su via Castelfidardo: "Mai più quelle brutture"

L’annuncio per far diventare luogo d’incontro la traversa del Corso. Saranno rimossi anche i totem che restano dei vecchi arredi urbani.

L’annuncio per far diventare luogo d’incontro la traversa del Corso. Saranno rimossi anche i totem che restano dei vecchi arredi urbani.

L’annuncio per far diventare luogo d’incontro la traversa del Corso. Saranno rimossi anche i totem che restano dei vecchi arredi urbani.

"Io quella Grande Ancona cara al sindaco la comincio a intravedere". Parole dell’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini, ieri, alla conferenza di presentazione del progetto di riqualificazione di Corso Garibaldi, con il primo cittadino Daniele Silvetti, i colleghi di Giunta Angelo Eliantonio (Urbanistica e Attività economiche) e Daniele Berardinelli (Manutenzioni, Verde e Decoro), il coordinatore di progetto Riccardo Picciafuoco (consulente affidatario) e i tecnici comunali coordinati dal dirigente dei Lavori pubblici Stefano Capannelli.

"Dopo la riqualificazione di via XXIX Settembre in occasione del G7 – ha esordito Tombolini – abbiamo aggredito il progetto di piazza della Repubblica, per poi accelerare su Scalone Nappi, Sacello medievale, Casa del Capitano e ora il Corso, per chiudere quel percorso da mare a mare che si completa fino alla scalinata del Passetto. A questo abbiamo aggiunto elementi che necessitavano di manutenzione come la Galleria del Risorgimento, oltre ai progetti del Pnrr. A breve questa città riuscirà a fare un salto di qualità per essere attraente e attrattiva".

Per il sindaco, la mission è la "continuità estetica" e non solo "per restituire un Corso pedonale con arredi dalle linee molto chiare", ma anche perché "serviva dare un nuovo smalto per il cittadino e per il pendolare". I lavori, di fatto, erano iniziati con lo smantellamento dei vecchi e deteriorati manufatti. Niente più isole-tec lungo il Corso, anche nelle espressioni usate, ma semmai "oasi" per creare "spazi di stazionamento e frequentazione, tra luce, panchine e verde". Chiaro, Silvetti: "Questo è il decoro che ci è stato chiesto e che noi ci impegniamo a consegnare per la fine dell’estate".

La proposta è ai dettagli e, entro il prossimo mese, vedrà l’avvio del progetto esecutivo. Proposta che, intanto, è stata "apprezzata dalle attività", l’orgoglio di Eliantonio sul sentiment degli operatori. "Mai più brutture come in passato. Tante persone sono venute con i grandi eventi, ora bisognava migliorare l’immagine del centro. Per capire cosa andava fatto, abbiamo azzerato gli arredi precedenti, ripulendo il Corso e partendo dalla sua identità". Sulle manutenzioni delle piante, Berardinelli ha specificato che "saranno affidate al Servizio verde". Per contrastare l’abbandono di rifiuti, previste all’interno delle fioriere "piccole reti protettive". Sul decoro, "saranno rimossi i totem arrugginiti". Sarà poi pubblicato un "bando per incentivare i privati a ripulire le facciate degli immobili imbrattate da scritte e sgorbi, valido anche per altre zone della città", ancora Berardinelli.

L’architetto Piacciafuoco, mostrando il rendering, ha parlato di una "mappa della coerenza" grazie all’indagine del sistema urbano di una città che nasce vicino al mare e si sviluppa verso il Passetto. "Abbiamo ragionato in termini di accoglienza delle persone, creando zone di sosta, senza trascurare la luce", ha proseguito. "Bellezza e funzionalità" dovranno contraddistinguere il nuovo Corso. Corso, si diceva, ma non solo. Un secondo stralcio interesserà il restyling di via Castelfidardo dove, a sorpresa, si è ipotizzata, per l’anno prossimo, la progettazione di "una copertura quasi a ricreare un luogo d’incontro e dare continuità al collegamento verso piazza Pertini", l’anticipazione del sindaco. Mentre è stato annunciato un arco all’ingresso di piazza Stamira, donato dal Rotary.

Giacomo Giampieri