REDAZIONE ANCONA

"Urbani" e posti letto, l’opposizione attacca il sindaco

Dopo le rassicurazioni dell’assessore regionale Saltamartini sui lavori al pronto soccorso, la Quaglieri contesta l’immobilismo di Fiordelmondo

Il pronto soccorso dell’Urbani

Il pronto soccorso dell’Urbani

Ospedale Carlo Urbani, l’attesa notizia dell’avvio del cantiere per l’ampliamento del pronto soccorso (finanziato e atteso da quattro anni) "tra fine settembre e inizio ottobre" annunciata dall’assessore regionale Filippo Saltamartini incassa diversi plausi e scatena nuove prese di posizione. Va all’attacco del sindaco Fiordelmondo, l’ex assessora alla sanità Marialuisa Quaglieri: "Mi sono battuta per quell’ampliamento che aggiungerà tre stanze al pronto soccorso. Non risolverà tutti i problemi certo ma ho avuto rassicurazioni che per fine di quest’anno inizio del prossimo sarà concluso. Ma vorrei evidenziare quello che il sindaco avrebbe dovuto e dovrebbe fare su almeno quattro fronti. Dovrebbe insistere e battersi affinchè venga istituita quanto prima la conferenza dei sindaci che ha un ruolo politico molto importante e di collaborazione e dialogo tra sindaci. E’ l’unico organo in cui c’è possibilità di voto. Nella precedente amministrazione Jesi era uno dei protagonisti in quella conferenza e aveva un ruolo politico fondamentale".

Poi la stoccata: "Da quando è stato portato a casa l’ospedale di comunità dalla precedente amministrazione si sono persi dieci posti letto su quaranta. Sarebbe servita un’opera di vigilanza del sindaco Fiordelmondo per mantenere i posti letto che sono fondamentali per i territori. Perché è vero che il problema per Jesi sta proprio nella post acuzie. Un sindaco questo può e deve fare: portare avanti le istanze della comunità al di là delle logiche di partito. Credo che un sindaco non debba solo farsi sentire ogni tanto e magari fare una telefonata ma monitorare costantemente e lavorare in rete. Un sindaco che ha la delega della sanità deve esercitare il proprio potere andando ai tavoli della Regione, collaborare con le istituzioni e negli organismi a ciò deputati. Anche sull’area del vecchio ospedale è ora di iniziare a concretizzare. Più concretezza e meno proclami".

E il Tribunale del Malato tramite il coordinatore Pasquale Liguori replica ai vertici Ast: "L’aver ancora una volta portato all’attenzione delle istituzioni la situazione di chi è costretto a restare in pronto soccorso per giorni su una barella perché non c’è possibilità di ricovero in reparto in quanto la Regione (e non solo quella in carica) ha operato un taglio indiscriminato ai posti letto, non si può certo configurare come un attacco al personale del pronto soccorso. Da tempo chiediamo conto dell’ampliamento del pronto soccorso ora abbiamo una data. Vigileremo".

Sara Ferreri