Green pass, il giorno della verità. E l'Inps scarica sulle aziende la quarantena

Domani rientrano milioni di lavoratori: in mensa serve la certificazione. I costi per la quarantena non saranno più coperti dal sistema sanitario

Il green pass

Il green pass

Milano, 22 agosto 2021 - Domani per molte aziende e lavoratori sarà il ritorno alla normalità: finite le ferie estive, per milioni di italiani lunedì 23 agosto sarà una sorta di banco di prova per le nuove normative anti-Covid introdotte dal Governo, Green Pass in primis. La certificazione verde è obbligatoria dal 6 agosto per entrare nelle mense aziendali, pubbliche o private, equiparate ai ristoranti. Il Governo ha fatto recentemente chiarezza sul punto, dopo il caso di Torino: non sono ammesse deroghe, nemmeno per i militari. Chi vuole sedersi in mensa deve essere vaccinato o, a spese proprie, dovrà dimostrare di essere negativo al Covid con un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti. Operazione insostenibile, economicamente e materialmente, tant'è che per no-vax e non solo il Green Pass rappresenta un obbligo surrettizio di vaccinazione.

 

Le parti

La verità è che la mensa aziendale è una realtà meno diffusa che in passato e già da tempo molte imprese sperimentano formule diverse legate al deliveri per il pasto dei dipendenti, talvolta negli uffici stessi o in locali non strettamente dedicati alla refezione. Anche per questo la gran parte degli industriali chiede l'obbligo del Green Pass in tutti gli spazi aziendali-produttivi e non solo nelle mense. Dal canto loro, i sindacati temono che l'introduzione della certificazione verde si possa tradurre in una discriminazione nei confronti di chi non si vaccina e di conseguenza chiedono alle imprese di allestire locali-mensa per chi non è in possesso del famoso QR code. "Le mense sono luoghi molto sanificati e protetti, ci sono plexiglass, ci sono i turni, ci sono tutte le protezioni necessarie che hanno impedito che qualsiasi mensa diventasse un focolaio" ha sottolineato Maurizio Landini, segretario Cgil, per cui ì sbagliato equipararle ai ristoranti 

I controlli

Domani sarà giorno di verifica anche per... le verifiche. I controlli del green pass per chi acceda alla mensa spettano ovviamente alle aziende ma sul tema c'è ancora un confronto aperto con il Governo: come verranno esercitati? E da chi? Per gli imprenditori rappresenterà comunque un costo aggiuntivo in un momento difficoltà. Personale interno o nuovi addetti dovranno essere ingaggiati a meno di non predisporre controlli tecnologici con scanner che non sono certamente gratis-

Il salasso quarantena

Il tema dei costi diventa ancor più caldo dopo la circolare dell'Inps che "scarica" il costo della quarantena dei dipendenti, non più equiparabile alla malattia, sui datori di lavoro. Lo denuncia Unimpresa secondo cui le aziende dovranno inevitabilmente ''coprire'' il mancato riconoscimento, da parte dell'Inps, delle prestazioni pagate in durante le assenze per malattia e, fino allo scorso 6 agosto, riconosciute anche a chi, per legge, viene obbligato a restare nel proprio domicilio, quindi senza poter lavorare, nel caso di contatto stretto con persona contagiata dal Covid. Secondo Unimpresa se le aziende non copriranno le prestazioni Inps, per i lavoratori ci sarà un danno in busta paga tra i 600 e i 700 euro, in media, per 10 giorni di assenza. Per le imprese si tratterebbe in ogni caso di fare i conti con un danno, che potrebbe essere doppio: gestire l'assenza di personale, che in caso di contagi aziendali potrebbe addirittura dimezzarsi, quindi con conseguenze sull'operatività aziendale, e, contemporaneamente, subire un peso per l'eventuale compensazione dei ''buchi'' nelle retribuzioni dei dipendenti. 

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