La protesta dei balneari contro la “Bolkestein“

Manifestazione in piazza De Ferrari a Genova. "Questo Ddl è irricevibile". La Regione ha ribadito l’impegno per l’apertura di un tavolo di confronto

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Il centrodestra ligure si schiera a sostegno dei balneatori, scesi ieri mattina in piazza De Ferrari a Genova per la protesta organizzata contro la Bolkestein ed il ddl Concorrenza sulla riforma delle concessioni demaniali, con cui il nostro paese si adegua alla direttiva europea. Durante il sit-in, i manifestanti che hanno indossato i giubbotti rossi utilizzati per il salvataggio ed esposto bandiere e striscioni con lo slogan "No alle aste", hanno ottenuto il sostegno dell’assessore ligure e coordinatore del tavolo interregionale del demanio marittimo della Conferenza delle Regioni Marco Scajola, che ha ribadito, ancora una volta, la vicinanza della Regione Liguria ai rappresentanti del comparto. Scajola ha ribadito l’impegno di tutti gli enti regionali del paese a favore dei titolari degli stabilimenti, "per fare in modo che il governo comprenda le istanze e apra un tavolo di confronto con le associazioni e con gli enti locali per condividere un percorso che non penalizzi chi ha investito e lavorato con fatica e serietà per la crescita del turismo balenare".

"Quella di oggi vuole essere un’azione di disturbo nella giornata di chiusura degli emendamenti del decreto legge – ha spiegato la presidente di Italia Balneare Vittoria Ratto, parlando della protesta che si è svolta in contemporanea in altre regioni italiane - per dire che riteniamo irricevibile questo disegno di legge. Vogliamo tornare ai tavoli e discutere in maniera seria perché non accettiamo di perdere il lavoro. Quello che è stato fatto è per favorire i grandi gruppi a discapito delle piccole imprese italiane e del loro diritto a lavorare, che è sancito dalla Costituzione". "È stata l’ennesima occasione per ribadire come l’emendamento approvato all’unanimità dal consiglio dei ministri, di prossima approvazione al Senato sia assolutamente irricevibile" ha dichiarato il capogruppo in consiglio regionale di Cambiamo! Angelo Vaccarezza, che chiede di fermare l’iter a Palazzo Madama e di organizzare un tavolo di discussione della stessa legge 145, "in primis a partire da quel legittimo affidamento di cui il famoso emendamento non parla".

Intervenuta anche una nutrita delegazione di Fratelli d’Italia, formata, fra gli altri, dagli assessori regionali Berrino e Ferro, formazione politica che tramite la sua leader Giorgia Meloni ha più volte stigmatizzato la Bolkestein. "Siamo contro il voler a tutti i costi legittimare le due sentenze con le quali il Consiglio di Stato si sostituiva a Governo e Parlamento che hanno dichiarato illegittima una norma era stata votata in Parlamento e che prevedeva la proroga delle concessioni balneari. Quello che è stato fatto è un vero e proprio esproprio della potestà legislativa, di fronte al quale qualsiasi governo si sarebbe rivolto alla Corte costituzionale, avrebbe fatto ricorso, invece questo lo ha fatto il solo partito di opposizione: Fratelli d’Italia. Noi crediamo che le due sentenze del Consiglio di Stato siano lo strumento perfetto per colpire un’intera categoria che è stata prima ignorata, poi presa in giro e, infine, quando non si poteva fare più questo, è stata demonizzata".