Uccisa in casa, il sospetto killer fermato a Firenze: scappava in moto

Chiara Ugolini, 27 anni, trovata senza vita in un appartamento di Calmasino di Bardolino (Verona). L'uomo avrebbe confessato

Polizia stradale

Polizia stradale

Firenze, 6 settembre 2021 - Fermato il presunto autore dell'omicidio di Chiara Ugolini, 27 anni, la donna trovata morta domenica sera in un appartamento a Calmasino di Bardolino (Verona). L'uomo, che scappava a bordo di una moto, è stato intercettato dalle pattuglie della polizia stradale di Firenze Nord all'altezza di Impruneta in direzione Sud intorno alle 22,30 di domenica. A quanto si apprende, nella notte avrebbe reso spontanee dichiarazioni confessando alla presenza degli appartenenti alla polizia stradale e dei carabinieri di Verona. Il corpo della ragazza era stato trovato domenica in casa dal fidanzato.

Sarà l'autopsia a fare chiarezza sulle cause della morte di Chiara, originaria di Fumane (Verona) e che si era trasferita a Calmasino di Bardolino per lavorare in un locale del padre del fidanzato. Ed è stato proprio il compagno a trovare la giovane morta, dopo essersi allarmato perché non si era presentata al lavoro per il turno pomeridiano e non rispondeva alle telefonate.

Il corpo della ragazza presentava una ferita alla testa, ma sarà l'esame autoptico - disposto dal magistrati di turno - a stabilire le cause del decesso. Chiara Ugolini potrebbe essere stata vittima di una violenta colluttazione, cadendo a terra. 

Chi è il fermato

È un cittadino italiano di 38 anni l'uomo fermato domenica sera dalla Polizia stradale sull'autostrada A1 all'altezza di Firenze perché sospettato di avere ucciso Chiara Ugolini. L'uomo, che stava fuggendo a bordo della sua moto, e poi avrebbe ammesso le sue responsabilità ai poliziotti e ai carabinieri, ora dovrà essere sentito dal magistrato della Procura di Verona che coordina l'indagine. Secondo quanto si è appreso l'indagato era stato sottoposto dalla misura degli arresti domiciliari, pare per un episodio legato a una rissa. Ancora da chiarire il momento del delitto, e perché la giovane abbia fatto entrare in casa l'uomo che poi l'ha aggredita. Gli investigatori non escludono nessuna pista, da un delitto a sfondo sessuale a una lite per questioni condominiali. L'uomo abita al piano terra della stessa palazzina dove viveva, al secondo piano, la vittima.