Londra, 9 settembre 2022 - Che tipo di re sarà Carlo III? Se lo chiede tutto il mondo. Da un lato i suoi sostenitori vedono un individuo sensibile e molto attento all’emergenza climatica, che potrebbe diventare un importante punto di riferimento per il movimento ambientalista. I suoi detrattori lo vedono invece come un avido ficcanaso, pronto a tutto pur di estorcere denaro a donatori poco raccomandabili e un grande impiccione nelle questioni politiche, che non gli spettano di competenza.
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Il popolo britannico (e non solo) lo vede soprattutto come il traditore di Lady Diana. Il marito adultero dell’adorata "principessa del popolo", che in una celebre dichiarazione disse di lui "non credo che Carlo possa fare il re". Diana aveva infatti auspicato il passaggio delle consegne dalla regina direttamente al 40enne figlio William, cosa che piacerebbe anche a gran parte degli inglesi, che non lo vedono come una figura autorevole e dignitosa e lo ammirano poco.
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Da parte sua, Carlo ha avuto ben 70 anni di preparazione per diventare re. Mai nessuno prima di lui ha avuto tanto tempo per imparare il mestiere, e gli esperti dicono che sarà un re "di continuità". Ovvero: continuerà a regnare come la madre, seguendo gli insegnamenti della regina e mantenendo la legacy di Sua Maestà. Ci si aspetta qualcosa di completamente diverso da William, più sensibile al cambiamento dei tempi, meno regale, ma il 73enne Carlo è un re pensionato, un uomo di un’altra era, e regnerà come ha sempre visto regnare la madre. Ora felicemente sposato con il suo grande amore, Camilla – che diventa regina consorte –, Carlo ha un valletto che gli raccoglie i vestiti da terra alla sera e uno che lo veste al mattino. Uno che gli schiaccia il dentifricio sullo spazzolino e un altro che gli cambia gli asciugamani ogni giorno. Non lo si può descrivere come un uomo del popolo, però un grande lavoratore – dicono i suoi collaboratori – appassionato di grandi cause come l’ambiente, l’agricoltura tradizionale, i metodi di allevamento antichi, l’ architettura, la conservazione. Dopo un tour dei diversi Paesi del Regno Unito (partendo dalla Scozia, poi Irlanda del Nord e poi Galles) Carlo III sarà pronto a regnare, con Camilla al suo fianco come regina consorte.
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Inevitabilmente, non sarà un regno lungo come quello di Elisabetta II, ma forse un regno di transizione di cui il Paese potrebbe avere bisogno, prima della possibile ventata di novità rappresentata da William. Carlo ha le sue idee e le metterà in atto, con delicatezza nei confronti della madre ma anche con determinazione. Si vedrà se andrà a vivere a Buckingham Palace o se rimarrà a Clarence House, dove ha sempre detto di voler restare, trasformando Palazzo Reale in una grande residenza ufficiale, con uffici e saloni di rappresentanza, in gran parte aperto al pubblico durante l’intero anno.
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Vedremo anche se ridurrà ancora di più la famiglia reale, eliminando il fratello problematico (Andrea) e le sue figlie (Beatrice ed Eugenia), e soprattutto vedremo cosa farà con il figlio ribelle Harry, la cui biografia-bomba è attesa a breve, ma la cui pubblicazione potrebbe essere rimandata indefinitamente, visto la morte della nonna. Per un uomo che ha aspettato 70 anni prima di prendere lo scettro, questo è un momento tristissimo ma anche pregno di possibilità. Il principe William, 40 anni, è diventato l’erede al trono britannico, dopo essere stato fin dalla nascita secondo in linea di successione. William non diventa automaticamente principe di Galles, titolo che viene concesso come dono del monarca regnante. È comunque ora duca di Cornovaglia e sua moglie Kate diventa duchessa di Cornovaglia. Secondo in linea di successione è ora il figlio maggiore George, 9 anni.