
"Le forze dell’ordine si impegnino a individuare e perseguire chi, nell’ombra, minaccia sicurezza e incolumità, e non a controllare cittadini...
"Le forze dell’ordine si impegnino a individuare e perseguire chi, nell’ombra, minaccia sicurezza e incolumità, e non a controllare cittadini che esprimono pacificamente il loro pensiero" ha affermato la capogruppo del partito Democratico in Regione Anna Casini, schierandosi al fianco di Lorenza Roiati, titolare dell’Assalto ai forni che nei giorni scorsi aveva affisso uno striscione di natura antifascista ed era stata oggetto di controlli da parte delle forze dell’ordine. "Lorenza, a testa alta, ha dovuto difendere, da inutili controlli, il suo striscione e, con esso, i valori della nostra Costituzione. Una donna, un’imprenditrice, una madre che ha scelto di metterci la faccia, vittima anche di gruppi anonimi che hanno affisso striscioni dal contenuto intimidatorio. Chiediamo che le energie delle forze dell’ordine siano concentrate su chi rappresenta una reale minaccia alla sicurezza e all’ordine pubblico – ha concluso Casini – e non su chi esercita pacificamente i propri diritti sanciti dalla Costituzione".
Uno striscione è comparso ieri notte in via Luigi Marini, ad un centinaio di metro dalla sede della Questura, l’altro a viale de Gasperi. "L’affissione di questi manifesti è l’ennesimo gesto inqualificabile da chi pensa di rimanere impunito in città" ha aggiunto il segretario provinciale del Pd Francesco Ameli che ha attaccato il sindaco Marco Fioravanti. "Al prefetto e al questore, chiediamo una risposta forte" ha detto ancora il segretario Dem che ha messo nel mirino il primo cittadino ascolano, prima che lo stesso rendesse pubblica la sua posizione. "Il grande assente ’non vedo, non sento non parlo’ è ancora una volta il sindaco di Ascoli. Fioravanti, dove sei? Visto che pare aver perso le parole, come opposizione stiamo presentando un’interrogazione in consiglio comunale". Tra le prime reazioni, quella del consigliere d’opposizione, Gregorio Cappelli, in un post su Facebook. "Uno striscione inequivocabili che manifesta quanto in alcuni individui sopravviva una profonda e radicata identità fascista" ha scritto attaccando il sindaco Fioravanti e chiedendo a lui di "intervenire immediatamente e difesa della costituzione antifascista sulla quale ha giurato".
Peppe Ercoli