MARCELLO IEZZI
Cronaca

Donna picchiata e violentata. Caccia all’uomo: le indagini

Ha la faccia tumefatta, poiché l’aggressore l’ha colpita più volte per rubarle il cellulare.

Ha la faccia tumefatta, poiché l’aggressore l’ha colpita più volte per rubarle il cellulare.

Ha la faccia tumefatta, poiché l’aggressore l’ha colpita più volte per rubarle il cellulare.

E’ stata curata e rassicurata la donna che vive in stato di fragilità sul territorio di Grottammare e che verso le tre della notte fra lunedì e martedì è stata picchiata e violentata da un uomo che adesso viene ricercato dagli investigatori dei carabinieri della stazione di Grottammare e della compagnia di San Benedetto. La malcapitata, che nell’aprile scorso era stata aggredita e derubata del telefonino, ora si trova affidata alle cure di un reparto ospedaliero in attesa di trovare una soluzione adeguata alle sue condizioni. Di lei più volte si sono occupati: forze dell’ordine, sanitari, servizi sociali e amministratori, nella speranza di convincerla ad accettare una casa, poiché vivere all’aperto stava diventando sempre più rischioso, soprattutto alla luce di vari eventi di aggressioni e danneggiamenti subiti. Ora il Comune, che si era attivato per trovarle un alloggio sicuro, da lei rifiutato per l’ennesima volta, attende gli sviluppi degli accertamenti in corso, sia quelli sanitari, sia quelli investigativi.

"Quello che era stato deciso nell’incontro fra amministrazione, sanitari e forze dell’ordine, nel mese scorso, lo abbiamo portato avanti – ha affermato il sindaco Alessandro Rocchi – ma non possiamo fare nulla contro la volontà della donna. Dobbiamo solo attendere cosa emerge dagli accertamenti in corso".

La donna ha la faccia tumefatta, poiché l’aggressore l’ha colpita più volte al viso per rubarle il cellulare e per farla sottostare alla presunta violenza. I militari dell’arma sono a lavoro per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto e arrivare alla identificazione dell’aggressore e, non si esclude, possa essere la stessa persona che l’aveva derubata del cellulare circa tre mesi fa. Va detto che non sarà un lavoro semplice, nonostante la gravità dell’episodio, poiché nel luogo in cui si è consumata l’aggressione non ci sono telecamere di videosorveglianza.

Marcello Iezzi