LORENZA CAPPELLI
Cronaca

Dall’influenza al Covid: "Casi in crescita costante, ma il picco deve arrivare"

Il direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Ast di Ascoli, Claudio Angelini: "Arriverà durante le festività, con il ricongiungimento delle persone tra pranzi e cene"

Ascoli, 14 dicembre 2023 – Il picco dei casi, secondo gli esperti, non è stato ancora raggiunto e si prevede si toccherà a Natale, ma l’influenza stagionale e il Covid-19 (difficile distinguerli senza tamponi e con sintomi pressoché uguali) stanno costringendo in tantissimi a letto, dai più piccoli agli adulti. E nel Piceno non sono mancati nemmeno alcuni ricoveri di persone che con febbre alta si sono recate al Pronto soccorso. Il direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, Claudio Angelini, conferma come il numero maggiore di casi si dovrebbe registrare in prossimità del Natale e parla, a proposito di campagna vaccinale, di una buona risposta a quella antinfluenzale e di una adesione molto bassa a quella anti Covid-19 per la quale annuncia l’organizzazione di due open day, rispettivamente a Ascoli e a San Benedetto.

Non è facile fare una distinzione tra Covid e influenza
Non è facile fare una distinzione tra Covid e influenza

Angelini quale è l’andamento attuale dei casi di influenza e di Covid-19 nel Piceno?

"C’è una crescita del numero dei casi, ma il picco ancora non è stato raggiunto. Arriverà durante le festività, con il ricongiungimento delle persone tra pranzi e cene: la convivialità darà lo sprint finale per arrivare al picco. Circolano i soliti virus influenzali, il più rappresentativo è l’H1N1".

Sono stati registrati casi gravi di influenza, tali da ospedalizzazione?

"Qualche caso c’è stato, ovviamente perché l’influenza si è associata a una patologia di fondo cronica e importante. Si tratta di persone fragili che si sono rivolte al Pronto soccorso da dove, poi, sono state ricoverate. Ma casi particolarmente impegnativi non ci sono stati".

Per quanto riguarda invece il Covid-19, fate più difficoltà a distinguerlo dall’influenza?

"Non è facile fare una distinzione, sia perché non si fanno più tamponi come durante la pandemia, sia perché i sintomi del Covid-19 si sono molto affievoliti e sono molto simili a quelli dell’influenza. La sintomatologia classica del Sars-Cov-2 come l’assenza del gusto, la non percezione degli odori, ovvero la anosmia, non c’è più. I sintomi sono sovrapponibili a quelli dell’influenza, ovvero astenia, stanchezza, febbre associata raramente a manifestazioni gastrointestinali, dolori muscolari e articolari".

La campagna vaccinale come sta procedendo?

"Per l’influenza abbiamo avuto una risposta importante, anche da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri. Abbiamo dovuto ricorrere all’acquisto di ulteriori dosi di vaccino. Per il Covid-19, invece, sta andando a rilento: facciamo tra Ascoli e San Benedetto un centinaio di vaccini a settimana. Abbiamo in programma, anche perché richiesto dal Ministero e dalla Regione, di fare un open day per le vaccinazioni contro il Sars-Cov-2 ad Ascoli e uno a San Benedetto, senza bisogno di prenotazione".