Ascoli, parte la caccia al bomber L’ultimo in doppia cifra è stato Bajic

Daniele Cacia in due stagioni riuscì a mettere a segno rispettivamente 17 (2015-16) e 12 gol (2016-17)

L’Ascoli cerca il suo bomber da doppia cifra. Nella stagione appena conclusa il Picchio ha centrato brillantemente il suo obiettivo salvezza, ma la formazione di Breda è riuscita a farlo senza poter contare su un elemento in grado di trascinare la squadra a suon di reti. La nostalgia diventa canaglia se si pensa a Daniele Cacia che in due stagioni consecutive riuscì a mettere a segno rispettivamente 17 (2015-16) e 12 gol (2016-17) nel corso della sua avventura sotto le cento torri. Lo stesso accadde con Bajic che nel primo atto della guida tecnica di Sottil infilò i 12 sigilli (2020-21) che contribuirono a raggiungere la salvezza dopo un avvio di campionato drammatico. In vista del prossimo mercato estivo i vertici di corso Vittorio dovranno cercare di capire se l’uomo in grado di garantire un certo score sotto porta è già presente in rosa o se dovranno cercare un ulteriore profilo capace di rispondere a suon di gol in maniera importante.

Quando ci si avvia verso le giornate che definiranno la scelta dell’allenatore, qualcosa nelle valutazioni di mercato inizia già a delinearsi per quanti riguarda i tasselli da acquisire per irrobustire l’organico e i vari reparti. Nelle ultime due stagioni in B dell’Ascoli, sebbene i traguardi stabiliti siano stati raggiunti, è mancato il classico goleador in grado di esaltare i tifosi. Nel campionato scorso (2021-22) ad andare vicino alla doppia cifra era stato il centravanti Dionisi, autore dell’ennesima stagione da leader ma poi costretto a fermarsi quando mancava soltanto un passo in più. Restano 9 le marcature siglate nel percorso che consentì alla formazione di Sottil di conquistare i playoff con il sesto posto conseguito alla fine della regular season. Nella prima annata contraddistinta dall’arrivo di Pulcinelli alla guida del Picchio nella squadra guidata da Vivarini fu invece Ardemagni a mettersi in evidenza, tra alti e bassi fino agli 8 sigilli personali. Idem nella stagione successiva dove tra i quattro allenatori chiamati a traghettare il Picchio verso la permanenza della categoria (Zanetti, Abascal, Stellone, Dionigi) furono Scamacca e Ninkovic a suonare la carica con 9 centri ciascuno.

Nel torneo cadetto appena concluso il miglior cannoniere del Picchio è stato Gondo con 7 reti, ma oltre all’ivoriano sono stati poche le reti arrivate dagli altri componenti del reparto offensivo: 5 Dionisi, 4 Mendes, 3 Forte e Marsura, 2 Ciciretti, 1 Lungoyi. A loro si sono poi aggiunti: Collocolo (4), Botteghin (3), Caligara, Simic (2), Buchel, Adjapong, Donati (1). Cammino tortuoso per il capitano costretto a fermarsi a quota 5 centri in un’annata sofferta e trascorsa tra alcune scelte tecniche iniziali che lo aveva escluso da certi discori e due infortuni capaci da frenarlo. Nel prossimo cammino sia tra gli attuali attaccanti che da chi arriverà ci si aspetterà di certo un po’ di più.

Massimiliano Mariotti

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