"Ascoli, puoi puntare più in alto" Agostini: peccato il ko di Vicenza

L’ex bianconero: "Il gruppo ha le idee chiare quando scende in campo. Mi aspetto belle soddisfazioni"

Migration

Certe emozioni non tramontano mai. Soprattutto se con un gesto tecnico incredibile si è riusciti a generare una gioia grande. In città alcuni locali hanno voluto dedicare dei panini a degli episodi storici legati alla storia dell’Ascoli durante la sua permanenza in A. Tra questi c’è chi ne ha voluto intitolare uno all’indimenticabile rovesciata di Meco Agostini. Proprio con lui abbiamo voluto parlare del momento del Picchio e di questo sprint finale di 7 gare che potrebbe condurre gli uomini di Sottil ai playoff.

Cosa pensa del recente rendimento mostrato dal Picchio?

"La partita col Pisa poteva essere un termometro importante per capire dove voleva arrivare questo Ascoli. Battere quella, che in quel momento, era la capolista e farlo in quel modo è stato strepitoso. È stata una partita bella, giocata e vinta. Domenica però non si doveva andare a perdere a Vicenza. Il calcio a volte è strano e gli episodi ti condannano".

A Vicenza si aspettava un risultato positivo?

"Mi sarei aspettato almeno un punto. È vero che per loro era la partita della vita, però l’Ascoli aveva le qualità per uscire indenne. Mai avrei immaginato di andare a perdere. Si poteva fare indubbiamente meglio".

Come vede in generale la competizione in questo sprint finale?

"Adesso inizierà un campionato a sé dove tutti se la potranno giocare. La squadra dovrà fare cerchio e decidere dove vuole arrivare. L’Ascoli le potenzialità le ha tutte. Penso che non si debba guardare solo all’ottavo posto. Vedo che tecnico e giocatori hanno voglia di fare bene. Il gruppo ha le idee chiare quando scende in campo. Mi aspetto belle soddisfazioni. Mi piace molto Tsadjout per la grinta che ci mette. Gli auguro di fare qualche gol. Se lo merita".

Quali saranno le insidie legate alla gara col Pordenone?

"Si riprenderà con il Pordenone che comunque arriva da un pareggio contro il Brescia. Credo che forse sarà proprio questa la gara più difficile. Loro probabilmente si giocheranno l’ultimissima chance per sperare ancora in un qualcosa di impossibile".

Il calendario dei bianconeri come le sembra?

"Obiettivamente il cammino dell’Ascoli non mi sembra così proibitivo. Le gare più difficili probabilmente saranno quelle contro Pordenone e Monza. La cosa più importante sarà tornare a giocare con la testa e soprattutto con il cuore. Sopra non vedo nessuna in grado di ammazzare il campionato. Oggi farei fatica a dire chi va in A diretta. Abbiamo perso la capitale della cultura speriamo di rifarci con un’impresa calcistica".

Qualcuno in città ha dedicato un panino al suo gesto tecnico, le fa piacere?

"Il panino sinceramente preferirei mangiarlo. Tra l’altro l’ho provato ed è molto buono. Chiaro che fa sempre piacere quando la gente ti ricorda per un gesto capace di produrre emozioni forti. Eravamo in A in pianta stabile. Erano altri tempi, un altro calcio".

Massimiliano Mariotti