L’Ascoli vola a Perugia Al Curi si alza l’asticella

Impegno certamente più tosto rispetto al Cosenza per la truppa bianconera che vuole dare seguito alla prima vittoria e mettere altri punti in cascina

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A seguito della vittoria per 1-0 all’esordio contro il Cosenza si è detto, giustamente, ‘buona la prima’. E in effetti è stata, considerando tutto, una buona partita. Innanzitutto l’Ascoli doveva vincere, in quanto oggettivamente superiore ad un avversario in difficoltà, ed ha vinto; non doveva prendere gol e non lo ha preso; i nuovi, Baschirotto, Botteghin, Collocolo e Fabbrini, dovevano confermare le buone impressioni fornite in pre campionato e le hanno confermate. Insomma, al netto di uno sfidante in affanno per via del recente ripescaggio, riscontri positivi ci sono stati. Oggi, seconda giornata di campionato, l’asticella si alza già un po’. Al Renato Curi (fischio d’inizio ore 20.30) i bianconeri incontreranno un Perugia ancora galvanizzato dal subitaneo ritorno in cadetteria e carico per la vittoria all’esordio in quel di Pordenone (gara per di più giocata per 10 minuti in inferiorità numerica). Gli umbri, sintetizzando, non sono il Cosenza. Certo, la squadra di Alvini non è nemmeno una corazzata (e per di più non potrà contare sull’importante centrocampista Kouan, squalificato) ma l’Ascoli per dire la sua dovrà mostrare qualcosa in più di quanto non abbia già fatto domenica scorsa. Le sbavature che nella ripresa hanno concesso ai calabresi di andare al tiro, senza fortuna, oggi potrebbero far finire il pallone sui piedi di Falzerano, esterno ed ex di turno sempre temibile, Carretta, giocatore di categoria, o Murano, già due volte in gol nelle gare di Coppa Italia.

Il Perugia, insomma, ha tutte le carte in regola per pungere e l’esito della partita giocata in Friuli parla chiaro. Oggi, forse, ci sarà meno il pungolo del risultato: contro l’affannato Cosenza, anche se non era scritto da nessuna parte, si respirava aria da ‘vittoria obbligata’. Al Curi magari non sarà così, ma ciò non vuol dire che non ci siano aspettative. I tifosi (e Sottil) anzi, vogliono qualcosa di ancora più faticoso da realizzare e, allo stesso tempo, significativo: la prestazione. Sotto i riflettori dell’impianto umbro l’Ascoli è chiamato a ‘fare bene’, sul piano del gioco anche meglio della partita d’esordio. Attenzione: non che i punti non contino. Un proverbio ascolano dice "zolla zolla fa la ‘onna", cioè "tanti pezzetti di stoffa, recuperati qua e là, alla fine fanno una gonna". E così è il campionato: a maggio il punticino o i 3 punti raccolti alla prima o alla seconda giornata possono essere decisivi. Per quale obiettivo? Lo scopriremo gara dopo gara, inclusa quella di stasera.

Gigi Mancini